Articolo Uno Messina: Linciaggio mediatico di Antonella Russo. Il sindaco chieda scusa

Il sindaco chieda scusa e abbassi i toni: le parole possono diventare pietre. È di una gravità inusitata la modalità con cui il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha preso di mira la consigliera comunale Antonella Russo. È inaccettabile che un primo cittadino metta alla gogna una esponente dell’opposizione consiliare, rea di avere sollevato con un atto ispettivo, una questione. Non è importante l’argomento oggetto dell’interrogazione della consigliera Russo: il sindaco non può permettersi di agitare una foto e realizzare un linciaggio mediatico nei confronti di chi esercita, semplicemente, il ruolo affidato dai cittadini. Se ne faccia una ragione De Luca, non ha solo lui la delega a rappresentare le messinesi e i messinesi, anche i consiglieri comunali e il civico consesso, nel suo complesso, hanno il diritto – anzi il dovere – di svolgere questa funzione. Anzi, se lui è stato eletto per governare nel ruolo di amministratore, al Consiglio Comunale è demandato il compito di indirizzo e controllo.

Siamo di fronte a un’emergenza democratica. Non ci sembra assolutamente esagerata questa espressione, nella condizione in cui saltano tutte le regole del confronto e si sceglie la strada della violenza verbale, aizzando gli animi di sostenitori che, già sui social, hanno avviato una pericolosa mobilitazione fatta di insulti e atteggiamenti minatori. I sindacati, il consiglio comunale, i partiti, i lavoratori del comune e delle partecipate: chi osa dissentire diventa oggetto dei suoi strali. Sarebbe legittimo se il dibattito si svolgesse nelle sedi e con le modalità opportune. Ma l’attacco mirato al singolo sindacalista, al singolo consigliere, al singolo esponente politico, al singolo lavoratore è espressione di un atteggiamento squadristico che non possiamo tollerare e contro il quale la Messina democratica, al di là di orientamenti e posizionamenti politici, dovrebbe fare argine.

La città, le istituzioni democratiche non appartengono a De Luca e nessuna elezione dà a lui, e a nessun altro, il potere di sfregiarle diffondendo un clima di tensione sociale pericoloso, di cui è l’unico responsabile morale. De Luca la smetta e chieda scusa, perché non è la prima volta che le parole diventano pietre, mettendo a rischio l’incolumità delle persone. Poi, se pensiamo che tutto questo accade dentro una tragica pandemia è ancora più grave. Antonella Russo – a cui va la sincera vicinanza e solidarietà di Articolo Uno Messina – non si lasci intimidire e prosegua il suo lavoro in consiglio comunale e in città con la determinazione e l’impegno che l’hanno caratterizzata in questi anni: Messina ha bisogno di voci libere a servizio della costruzione di una alternativa. Le forze politiche e i soggetti sociali, che hanno a cuore la democrazia, sappiano reagire con fermezza senza fare sconti o derubricare a fattore caratteriale una deriva insostenibile.

Domenico Siracusano e Maria Flavia Timbro – Articolo UNO