Capo Milazzo – Restauro del santuario di Sant’Antonio di Padova

Con un video lanciato sui social (https://youtu.be/3Su5Sjjr4JM), il rettore del santuario di Sant’Antonio di Capo Milazzo, don Carmelo Russo, comunica l’inizio dei lavori di restauro per il recupero delle tarsie marmoree settecentesche che ornano l’arco trionfale del sacello rupestre del promontorio milazzese, uno dei ‘luoghi dell’anima’ più belli della provincia di Messina. Il restauro è finanziato, interamente, dal progetto ‘Opera tua’, promosso da Coop Alleanza 3.0. Dopo una partecipata votazione online, lo sponsor ha scelto di valorizzare il patrimonio storico-artistico del santuario. L’intervento tecnico-conservativo sarà curato dalla restauratrice dott.ssa Fedra Sciacca, specializzata presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. L’obiettivo è stato raggiunto grazie alla stretta collaborazione con Fondaco Italia, all’attività della sezione di Milazzo di Italia Nostra e all’interessamento della dott.ssa Stefania Lanuzza, funzionaria storica dell’arte della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Messina, che si occuperà dell’alta sorveglianza sulle operazioni di restauro. Al termine dei lavori – verosimilmente, a fine maggio –, una conferenza pubblica presenterà i risultati del recupero dell’opera, con i relativi approfondimenti storico-artistici, con l’auspicio di aver superato, per quella data, l’emergenza sanitaria in corso. L’iniziativa del restauro si colloca nel quadro delle celebrazioni per l’Ottocentesimo Anniversario del Naufragio del Santo, iniziate già nel 2020, ma fortemente ridimensionate a motivo della pandemia in corso.

Insieme a una ‘regia’ padovana, Capo Milazzo è diventato co-protagonista di questo progetto, grazie alla sua centenaria storia di devozione antoniana. Un’accreditata tradizione narra che il veliero su cui viaggiava Antonio, di ritorno da una sfortunata missione in Africa, si sia infranto sugli scogli del promontorio milazzese nell’inverno del 1221, dove venne accolto e curato dai pescatori del luogo. La memoria dell’evento, metafora dell’attuale ‘tempesta’ sanitaria e sociale, intende suscitare sentimenti di speranza, sulle orme dalla (dis)avventura di Antonio che, coraggiosamente, da Capo Milazzo riprese il suo cammino e la sua missione. Il 27 marzo p.v., una preziosa reliquia antoniana, proveniente dalla basilica di Padova, approderà sulle coste di Capo Milazzo, dove verrà inaugurata un’istallazione artistica come monito per i naufragi esistenziali dei nostri giorni. Il 10 aprile p.v., sarà allestita a Milazzo una mostra dal titolo La voce e il miracolo, che raccoglie molteplici espressioni artistiche contemporanee sulla figura del santo. Le celebrazioni culmineranno il prossimo 13 giugno, con il consueto pellegrinaggio alla grotta e la festa liturgica del santo.