Visita virtuale alla Grotta Regina, il più importante Santuario Punico del Mediterraneo

Promosso da BCsicilia, Associazione per la Salvaguardia e la Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali, nell’ambito della campagna #iorestoacasa, si terrà venerdì 19 febbraio 2021, alle ore 17.00, una visita virtuale alla Grotta Regina, il più importante Santuario Punico del Mediterraneo situata a Monte Gallo a Palermo. L’iniziativa nasce da un’idea di Fabrizio Giuffrè e Antonio Bommarito. La Grotta della Regina si apre sul Monte Gallo in prossimità di Mondello. Già, le caratteristiche morfologiche lasciano trasparire la sacralità che caratterizzò questo luogo sin dall’antichità. Al di là di alcune pitture di periodo preistorico, una serie di disegni e di iscrizioni alle pareti dimostrano con chiarezza che la grotta costituì in periodo punico uno dei più importanti santuari del Mediterraneo, sicuramente l’unico attualmente scoperto e attivo dal VII secolo a.C al II secolo d.C. I disegni comprendono la figura di un guerriero con un cavallo, figure di animali e di navi e, soprattutto, una serie di epigrafi in caratteri punici e neo-punici (ma anche in caratteri libici e numidici) rivolte a dei del pantheon punico-egiziano, tra cui Shadrapa (dio guaritore, protettore dei medici), Melqart (dio della città di Tiro, assimilabile ad Ercole), Iside (dea regina degli dei, da cui il nome della grotta) e Osiride. Le epigrafi tradotte manifestano le preghiere, i voti, le promesse dei fedeli, prettamente marinai e le maledizioni contro i nemici, tra cui la celebre dicitura “Non danneggiate il podio, chi cancella sia maledetto!”, forse l’intenzione dei sacerdoti di arginare certi malcostumi. Sulla roccia si individuano anche i disegni di due navi tipicamente cartaginesi, analoghe ad altre meno conosciute, come quella della montagnola di Sant’Elia (mattanza o cetaceo); alcuni studiosi hanno voluto vedere nella nave la rappresentazione della Processione del NavigiumIsidis, ossia la nave descritta dal latino Apuleio e, per l’appunto, legata al culto egizio di Iside, dea madre del mare, delle messi e dei defunti.