La questione della donna vista da diverse prospettive è, più che mai, aperta e non si riuscirà a superarla, finché si prescinderà dal disegno di Dio che balza dalla Bibbia: “Dio creò l’uomo a Sua immagine, maschio e femmina lo creò”. In questo passo della Bibbia, vi è espressa l’unità della natura umana, la pari dignità e l’uguaglianza dell’uomo e della donna, ma, allo stesso tempo, la diversità. Cosa significa l’immagine di Dio nell’uomo? La risposta si trova riassunta nelle parole di Gesù: “Siate perfetti come il Padre vostro che è nei Cieli”. L’immagine di Dio è il compito, la vocazione, la missione dell’uomo e della donna. Con le parole: “Non è bene che l’uomo sia solo, facciamogli un aiuto simile a lui”, è sottolineata e indicata la missione della donna (essere sposa), mentre con le parole: “Siate fecondi e moltiplicatevi”, è sottolineata e indicata la procreazione e la missione della maternità e della paternità. La donna trova nella maternità la sua prima e più sublime missione e l’uomo dev’essere al suo fianco per assisterla e proteggerla. Uguaglianza e diversità soni i due termini incontestabili. Dio ha creato l’uomo e la donna in relazione reciproca, nella loro specifica differenza e ha dato, a ciascuno di loro, differenti ruoli.
Debbono essere, quindi, fedeli e sottoposti al Comandamento Divino. Ciascuno di loro, deve stare al proprio posto e nel proprio ruolo specifico e naturale. Essere donna è complementare all’essere uomo, e viceversa. La missione della donna non è solo quella di essere ‘sposa’ e ‘madre’, ma deve far progredire la specie umana verso il suo fine, verso la pienezza ontologica. Il neo-femminismo rifiuta l’uguaglianza, la parità e rivendica la ‘donnitudine’, ‘l’Eterno femminino’, cioè vengono rivendicati i valori specifici femminili e, nella differenza, vede la ricchezza; ha capito che il principale nemico della donna è lei stessa, in quanto non ha fiducia nella sua personalità, nelle sue doti e capacità e soggiace a un asservimento psicologico-culturale che blocca la sua espansione creativa; riconosce la fondamentale importanza del lavoro casalingo e ha riscoperto il valore profondo della maternità, della dedizione, della generosità, del servizio, del sacrificio. Il suo nuovo slogan, difatti, è: “Mamma è bello!”. Essere madre – al dire di Madre Teresa di Calcutta – è la cosa più grande e necessaria, perché la madre trasmette la vita, trasmette l’Amore! Il cuore di tutto il mondo è la Casa, la famiglia! L’amore della donna sostiene il mondo!
di Alfonso Saya