Gianfranco Coppola eletto nuovo presidente USSI

Si è svolto a Roma, presso l’Hotel Villa Maria Regina, il 46° Congresso Ordinario Elettivo USSI che ha eletto le nuove cariche per il Quadriennio 2021-2024. Al termine della prima votazione, i delegati dell’Unione Stampa Sportiva Italiana hanno votato il nuovo presidente, Gianfranco Coppola, già vicepresidente USSI, che ha superato Franco Morabito nella votazione degli 84 delegati (50-34). Per quanto riguarda il Consiglio Nazionale, confermati tra i professionali: Domenica Caligaris, Alberto Bortolotti, Roberto Gueli, Riccardo Signori, Luca Pozza e Antonio Fatica, mentre tra i nuovi ingressi ci sono: Massimo Corcione, Mario Frongia, Matteo Contessa, Antonio Guido, Marco Bisacchi, Antonio Lopez, Walter Nerone, Antonio Fatica e Giorgio Palenga. Tra i collaboratori confermati: Guido Lo Giudice, Roberto Gabbucci e Franco Vannini. Invece, fanno il loro ingresso per la prima volta: Giuliano Veronesi, Antonio Vece e Antonio Randazzo. Il Collegio dei Revisori dei Conti ha visto, invece, la conferma di Domenico Marcozzi tra i professionali, Giuseppe Viscardi tra i collaboratori e Giuseppe Di Bella confermato come membro tecnico.

Coppola succede a Luigi Ferrajolo, che lascia la presidenza dopo 14 anni. Caporedattore RAI della Campania, Coppola, classe ‘61, è nei quadri dell’USSI Nazionale dal 1995, dal Congresso di Quartu Sant’Elena, per una fase – finché consentito dallo Statuto – anche presidente del Gruppo Regionale, di cui dal 1989 era consigliere regionale. “Nella mia attività sindacale, sono stato consigliere del Circolo della Stampa, quindi FNSI, mentre per l’Ordine Regionale, per 7 anni, consigliere segretario e, per 2 anni e mezzo, consigliere nazionale, prima della riforma che lo ha ridotto per numero di eletti”. Il neopresidente parla della necessità di rinnovare la mission. “Molti colleghi di radio, tv, siti, giornali locali non sanno con dovizia di particolari cosa fa l’USSI, ma soprattutto cosa può fare, di quali strumenti effettivamente dispone per combattere soprusi, torti, sgarbi”.

Altro elemento importante del programma Coppola riguarda la partecipazione.USSI è un marchio, gli esperti di marketing direbbero un brand. Coi suoi lunghi anni di vita, coi polpastrelli e le corde vocali usurate per amore del mestiere di migliaia di colleghi, abbiamo il dovere di rendere USSI patrimonio ma anche opportunità di crescita, partecipazione, ruolo senza mai voler scavalcare le priorità scandite negli Statuti e nei Regolamenti dei nostri compagni di vita nella professione. Se poi, il nostro Statuto non dovesse essere ritenuto aderente allo spirito olimpico, rimarremo giornalisti che hanno nel racconto dello sport la stella polare”. Per un ambizioso programma, occorrono anche maggiori risorse. “In questo senso, il ruolo di delegato ai rapporti con l’associazione stampa sportiva internazionale (AIPS) svolto con orgoglio e impegno riuscendo a rendere un pochino più ricche le casse di USSI, ma soprattutto centrale il nostro ruolo senza che fossimo bypassati, mi ha insegnato molto. Il presidente della stampa sportiva mondiale è nostro vanto, l’italiano Gianni Merlo che organizza congressi in cui ogni evento calendarizzato viene presentato dalle federazioni mondiali e la FIFA organizza un workshop. Il progetto Young Reporters consente a giovani colleghi (anche dall’Italia abbiamo offerto l’opportunità ad alcuni) di vivere un’esperienza con tutor di grande esperienza”.

Potenzialmente, USSI è la più grande redazione sportiva d’Italia.Ma dobbiamo salvaguardare la tradizione col linguaggio dei giovani. E possiamo farlo solo attraverso una comunicazione di qualità e continuativa nel tempo con relazioni con i media sistematiche e attraverso gli strumenti più attuali – prosegue Coppola –. La nostra USSI ha enormi potenzialità. Il punto di partenza è un restyling del sito Internet che deve diventare una vera e propria media factory di notizie. Penso a un sito caldo capace di inserire interviste a personaggi di ieri e oggi, riversare sul sito episodi curiosi o anche di cronaca”. Il nostro sito internet deve e può diventare un punto di riferimento per tutte le organizzazioni e per i professionisti, soprattutto i più giovani. “Così faremmo in modo che dal sito USSI dovrebbero attingere giornali e tv, agenzie e la crescita del nostro ruolo sarebbe esponenziale. Dobbiamo puntare su una presenza sui principali social network, produrre una newsletter mensile e pensare ad una collana di pubblicazioni. Spazi in cui approfondire, analizzare e riflettere sulla professione e il nostro mercato di riferimento. Fondamentale sarebbe poter avere un’App, un’Applicazione per smartphone e tablet. E mi piace anche l’idea di un trimestrale o semestrale patinato che piaccia o non piaccia fa bella mostra di sé nei luoghi che contano non solo del mondo dello sport e possono attrarre investitori. Pensiamo al racconto di un magnate che sconosciuto ai più crea un miracolo sportivo o gioca, la cui storia certamente incuriosisce. Si tratta di trasferire, sembra facile, ma non lo è, sulle nostre voci le storie che raccontiamo dai nostri territori”.