L’affievolirsi della fede nella presenza reale di Cristo, nell’ostia consacrata, è uno degli aspetti della crisi spirituale. I miracoli eucaristici sono innumerevoli, famosi quelli di Bolsena e di Lanciano che sono la prova schiacciante che cristo è, realmente, presente nell’ostia consacrata. Il miracolo più recente, riconosciuto dalla Chiesa, testimone il papa da cardinale, si è verificato nel 1996, nella capitale argentina, a Buenos Aires. L’ostia consacrata diventa carne e sangue. Il 18 agosto1996, mentre andava al termine la messa vespertina, una donna si avvicinò al celebrante per dirgli che aveva trovato un’ostia gettata in fondo alla chiesa. Il sacerdote la mise in un contenitore d’acqua e la chiuse nel tabernacolo. Il 28 agosto dello stesso anno lo aprì e, con grande stupore, vide che l’ostia si era trasformata in una sostanza sanguinosa. Egli informò il cardinale Bergoglio che la fece fotografare in modo professionale e accurato. La foto mostra, chiaramente, che l’ostia consacrata era diventata un frammento di carne insanguinata ed era cresciuta nelle dimensioni.
Per tanti anni, l’Ostia trasformata è rimasta nel tabernacolo e il miracolo, non si sa per quali motivi, è stato tenuto nel più rigoroso segreto. Poiché l’ostia, dopo tanti anni trascorsi, non aveva subito una decomposizione visibile, il cardinale Bergoglio decise di farla analizzare. Nel 1999, alla presenza di Bergoglio, il dott. Castanon prese un campione del frammento sanguinante e lo inviò a New York per l’analisi. Decise di non rivelare l’origine del campione al team di scienziati, per non influenzare l’esito dell’analisi. Dall’analisi, risultò che la sostanza conteneva DNA umano. Il materiale esaminato – ha dichiarato un noto cardiologo e medico legale – è un frammento del muscolo cardiaco. Il famoso cardiologo dott. Frederich Zugibu ha saputo, solo dopo, che il campione analizzato proveniva da un’ostia consacrata, misteriosamente trasformata in un sanguinante cuore umano.
di Alfonso Saya