Oggi, mercoledì 7 aprile, è la Festa dell’Annunciazione in Russia. Questa festa è una delle dodici feste principali dell’anno liturgico. In questo giorno, la chiesa celebra l’evento descritto nel Vangelo secondo Luca, l’incontro tra l’arcangelo Gabriele e la Vergine Maria, durante il quale egli le disse la buona novella che avrebbe dato al mondo il Salvatore. Questa è una delle feste a data fissa nell’anno liturgico ed è sempre contrassegnata il 7 aprile con il calendario gregoriano ‘nuovo stile’ del 25 marzo con il calendario giuliano ‘vecchio stile’, che è in vigore in un certo numero di chiese orientali, compresa, ovviamente, la Chiesa ortodossa russa. Il 25 marzo sotto il calendario giuliano è anche la data in cui il Signore ha creato l’uomo e anche quella in cui ha concesso una possibilità di salvezza all’umanità. Tipicamente, la Festa dell’Annunciazione cade nei giorni della Grande Quaresima. Molto più raramente, si verifica durante la Settimana Santa, ma a volte coincide con la Pasqua, nel qual caso quest’ultima diventa Kyriopascha, che significa ‘la Pasqua del Signore’ o ‘la Pasqua più genuina’, poiché la tradizione cristiana suggerisce che la risurrezione di Cristo dai morti avvenne esattamente il 25 marzo. La coincidenza dell’Annunciazione e della Pasqua è un fenomeno molto raro. Nel secolo scorso, è successo nel 1912 e nel 1991. Come per il 21° secolo, le due grandi feste coincideranno nel 2075 e nel 2086.
La tradizione ortodossa ha un modo abbastanza singolare su come interpreta il matrimonio di Maria e Giuseppe. Secondo i Vangeli, la Vergine Maria è stata allevata al Tempio di Gerusalemme da quando aveva tre anni. Una volta raggiunta la maggiore età, avrebbe dovuto lasciare il Tempio e sposarsi o tornare a casa dei suoi genitori. I suoi genitori erano morti a quel tempo, tuttavia, e Maria si dedicò a Dio, prendendo i voti di castità. Di conseguenza, i sommi sacerdoti decisero di affidarla al patrocinio di un anziano parente, uomo della stirpe di Davide. La loro scelta cadde sul falegname Giuseppe, 80 anni, che viveva a Nazareth e che, in seguito, divenne noto come Giuseppe il Promesso Sposo. Anche Maria si è trasferita a Nazareth. L’arcangelo Gabriele le apparve diversi mesi dopo, dicendole che avrebbe concepito lo Spirito Santo, che sarebbe disceso su di lei. Le parole, con cui l’arcangelo Gabriele salutò la Vergine, si sono trasformate in una preghiera cristiana ortodossa: “Rallegrati Maria, donatrice di nascita di Dio, Vergine, piena di grazia, il Signore è con te: tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo grembo”. L’equivalente cattolico di questa preghiera è l’Ave Maria. L’Annunciazione è una delle feste più antiche della cristianità. La tradizione suggerisce che fu istituita a metà del IV secolo da san Cirillo I, vescovo di Gerusalemme, ma alcune fonti affermano che fosse già nota a metà del III secolo. Sant’Elena, la madre di Costantino il Grande, imperatore romano, eresse la prima Basilica dell’Annunciazione nel presunto luogo dell’incontro della Vergine con l’arcangelo Gabriele a Nazaret, nel IV secolo.
La sua costruzione è proseguita, contemporaneamente, alla costruzione della Basilica della Natività a Betlemme e della Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Le esigenze dietetiche della Quaresima ortodosse consentono il pesce a cena in due occasioni: l’Annunciazione e la Domenica delle Palme, ma se l’Annunciazione cade nella Settimana Santa, allora è un normale giorno quaresimale. Nella tradizione russa, i sacerdoti e i parrocchiani culminano nel servizio mattutino liberando piccoli uccelli come i cardellini. A tal fine, l’intera parrocchia esce dalla chiesa nel cortile; i sacerdoti si fermano sul portico della chiesa, prendono in mano gli uccelli e li lasciano volare via. Alcune parrocchie usano le colombe per questa particolare occasione. La tradizione di liberare le colombe riemerse dopo decenni di oblio il 7 aprile 1995, quando il patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Alessio II, e gli studenti di una scuola ortodossa russa a Mosca liberarono dozzine di colombe dal portico della cattedrale dell’Annunciazione del Cremlino. Occorre ricordare la preghiera che si trova nella liturgia ortodossa esattamente nell’Orthros della festa dell’Annunciazione: “Oggi, è rivelato il mistero che è da tutta l’eternità: il Figlio di Dio diventa Figlio dell’uomo; partecipando a ciò che è inferiore, ci rende partecipi delle cose più alte. Adamo, all’inizio, fu ingannato: cercò di diventare Dio, ma non vi riuscì. Ora, Dio diventa uomo, per divinizzare Adamo. Si rallegri la creazione ed esulti la natura: l’arcangelo sta con timore davanti alla Vergine e con il suo saluto: ‘Rallegrati’, reca l’annuncio gioioso che il nostro dolore è finito. O Dio, che ti sei fatto uomo per la tua misericordiosa compassione, sia gloria a te!”.
di Fra Mario Attard