Messina – Arte, storia e cultura: Aperta a Santa Maria Alemanna l’esposizione ‘Lena Cuore di Caravaggio’

Alla presenza del vicesindaco di Messina, Carlotta Previti, e degli assessori Laura Tringali e Dafne Musolino è stata aperta, ieri, nel rispetto delle disposizioni anti Covid, ‘Lena Cuore di Caravaggio’, la mostra allestita a Santa Maria Alemanna curata dall’esperto comunale di Arte Contemporanea, Alex Caminiti, e promossa dagli assessori alla Cultura, Enzo Caruso, e alla Pubblica Istruzione e Pari Opportunità, Laura Tringali, e il contributo dell’Associazione storico-culturale Tercio Viejo de Sicilia e della galleria Emy. A fare da cornice alla nuova esposizione, l’esibizione di Marina La Rosa nella veste di interprete della Lena di Caravaggio, l’architetto Nino Principato, voce narrante, e una performance musicale di una rappresentativa di studenti del Conservatorio Corelli, Cristina Oliveri e Chiara Bonarrigo, flauto traverso; Francesco Sgrò, flauto, e Manuela Ruggeri, clarinetto. Il progetto espositivo intende superare gli stereotipi del genere femminile attraverso le opere pittoriche di GAS, Collettivo d’Arte Indipendente, puntando i riflettori su quanto gli stereotipi contribuiscano a influenzare la società in cui viviamo. Una costruzione dei ruoli maschili e femminili che viene imposta sin dall’infanzia, che, poi, determina una visione spesso distorta della realtà. Obiettivo del progetto firmato da Caminiti è oltrepassare i pregiudizi senza per questo annullare la differenza di genere.

Maddalena Antognetti, detta Lena, era una delle cortigiane note nella Roma a cavallo tra il XVI e il XVII secolo che Michelangelo Merisi ha usato come modella per dipingere le sue vergini e le sue sante, una scelta provocatoria che generò non poco scalpore all’epoca. Lena è stata la Vergine sia nella Madonna dei Pellegrini di sant’Agostino che nella Madonna dei Palafrenieri della Galleria Borghese, nonché della Maddalena in estasi, in collezione privata a Roma. Una prostituta sin da giovanissima e amante del cardinal Montalto, il potente Alessandro Damasceni Peretti, nipote di papa Sisto V (1585-1590), prima di diventare la donna di Caravaggio. L’idea di Alex Caminiti è fare emergere i segreti del Caravaggio che, nella città dello Stretto, ha dato vita a numerose opere di rilievo, lavori importanti, anche celati, che nessuno ha mai approfondito e che sono stati trafugati quando è morto a Porto Ercole. La mostra – sempre nel rispetto della normativa anti Covid – è fruibile sino a settembre prossimo.