Malta – Il cardinale Grech celebra l’Anniversario dell’incoronazione del dipinto titolare di Ta’ Pinu

L’Anniversario dell’incoronazione del dipinto titolare del santuario di Ta Pinu è stato celebrato domenica mattina, 20 giugno 2021, con una messa celebrata dall’unico cardinal maltese, Mario Grech. L’incoronazione del dipinto era avvenuta nel 1935, con l’invio da parte del Vaticano del cardinale Alexis Lépicier per l’occasione. Mentre il cardinale Grech osservava che un altro cardinale – stavolta gozitano – era presente all’anniversario, era solo uno dei tanti pellegrini che cercavano conforto al santuario mariano. In una nota personale, ha ammesso di aver trovato il ‘nostro santuario’ più speciale della basilica papale di San Pietro in cui ora concelebrava spesso la messa con papa Francesco. Il cardinale Grech ha anche trasmesso al popolo maltese una benedizione che il papa ha fatto quando ha chiesto di poter tornare nella sua terra natale per partecipare alla cerimonia. Grech – già vescovo di Gozo – è stato elevato al rango di cardinale da papa Francesco lo scorso novembre e nominato segretario generale del Sinodo dei vescovi.

Il rettore del santuario, don Gerard Buhagiar, ha invitato i fedeli a pregare per il successo del sinodo, che è un organo consultivo del papa. Papa Francesco aveva rafforzato l’autorità e i poteri del Sinodo nel 2018, un anno prima di nominare mons. Grech come successore designato del cardinale uscente Lorenzo Baldisseri. Martedì 22 giugno 2021, il Vaticano ha annunciato un’altra nomina per il cardinale Grech, questa volta come membro del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica, cioè la massima autorità giudiziaria della Chiesa cattolica. L’ultimo chierico maltese che sedeva nel tribunale era un altro prelato di Gozo: il defunto arcivescovo di Malta mons. Joseph Mercieca. Mentre facciamo gli auguri a s.e. cardinal Mario Grech e preghiamo col cuore per lui, ricordiamo, come suoi fratelli e sorelle, quello che disse papa Francesco proprio nel suo discorso ai partecipanti alla plenaria del supremo tribunal della segnatura apostolica, venerdì 8 novembre 2013: “Un’ultima annotazione, molto importante, per quanto riguarda gli operatori impegnati nel ministero della giustizia ecclesiale. Essi agiscono a nome della Chiesa, sono parte della Chiesa. Pertanto, bisogna sempre tenere vivo il raccordo tra l’azione della Chiesa che evangelizza e l’azione della Chiesa che amministra la giustizia. Il servizio alla giustizia è un impegno di vita apostolica: esso richiede di essere esercitato tenendo fisso lo sguardo all’icona del Buon Pastore, che si piega verso la pecorella smarrita e ferita”. Ad multos annos, sua eminenza cardinale Grech!

di Fra Mario Attard