“Avevamo detto che avremmo chiuso le centrali a carbone per il 2028, ma penso che ci riusciremo per il 2025”. Così il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, ha annunciato l’accelerazione del Paese in uno dei passi previsti per la lotta all’inquinamento e al cambiamento climatico. Il premier si è rivolto agli altri Paesi Ue chiedendo a tutti di velocizzare i provvedimenti al termine di un’estate che per la Grecia è stata particolarmente dura con temperature altissime, incendi che hanno devastato foreste, aree agricole e urbane. Il Governo greco è anche impegnato ad affrontare l’aumento dei prezzi dell’energia: “Stiamo lavorando – ha spiegato – per aiutare i cittadini sui conti elettrici, lo faremo stanziando fondi pubblici, ma anche spingendo le compagnie ad assorbire parte dell’aumento dei prezzi. I greci non vedranno significativi aumenti delle bollette nei prossimi tre-sei mesi”. La Grecia ha anche proposto la nascita di un meccanismo europeo con fondi per limitare l’impatto dell’aumento delle materie prime energetiche: “È un forte problema per l’Europa e serve una risposta europea”, ha detto Mitsotakis. (ANSAmed).
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