A chi laviamo i piedi?

Nella Settimana Santa, si fa il bellissimo rito della Lavanda dei Piedi. Nell’udienza generale di mercoledì 31 marzo 2021, presso la Biblioteca del Palazzo Apostolico, papa Francesco ci ha dato l’intero senso di questo rito così importante che diventa uno stile di vita. Egli così ha detto: “Gesù ha sostituito la vittima sacrificale – l’agnello pasquale – con se stesso: il suo Corpo e il suo Sangue ci donano la salvezza dalla schiavitù del peccato e della morte. La salvezza da ogni schiavitù è lì ed è la sera in cui Egli ci chiede di amarci facendoci servi gli uni degli altri, come ha fatto Lui lavando i piedi dei discepoli. Un gesto che anticipa l’oblazione cruenta sulla croce. E, infatti, il Maestro e Signore morirà il giorno dopo per rendere mondi non i piedi, ma i cuori e l’intera vita dei suoi discepoli. È stata un’oblazione di servizio a tutti noi, perché con quel servizio del suo sacrificio ci ha redenti tutti”. Questo straordinario gesto di Gesù ci fa ricordare che Nostro Signore lavava i piedi di ben quattro ‘tipi’ di apostoli. Il primo ‘tipo’: a quelli che lo hanno tradito e l’esempio perenne è Giuda. Il secondo ‘tipo’: sono quelli che lo hanno rinnegato. La persona che viene in mente è, sicuramente, Pietro. Il terzo ‘tipo’ di apostoli a cui Gesù lavò i loro piedi furono quelli che, dopo che gli aveva servito in pieno, erano fuggiti. Con quanta crudele scruplosità obbedirono l’ordine del loro Maestro nell’Orto dei Gestemani quando gli disse: “Vi ho detto che sono io; se, dunque, cercate me, lasciate andare questi” (Giov 18,8). Il quarto e ultimo ‘tipo’ di apostoli a cui Gesù lavava i loro piedi erano quelli che rimasero fedeli a lui fino alla fine. L’esempio eccellente che rappresenta questi tipi di apostoli è Giovanni che rimase accanto a Gesù dal cenacolo fino alla sua sepoltura.

La straordinaria azione di Gesù ci fa ricordare i due insegnamenti di santa Teresa d’Avila e santa Teresa di Calcutta. La grande santa spagnola ci dice: “La cosa più importante è non pensare troppo e amare molto; per questo motivo fate ciò che più vi spinge spinge ad amare. Se in mezzo alle avversità il cuore persevera con serenità, gioia e pace, questo è l’amore”. E quella di Calcutta ci sostiene con queste bellissime e immortali parole:
L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico: non importa, aiutalo.
Se fai il bene, diranno che lo fai per secondi fini egoistici: non importa, fa’ il bene.
Se realizzi i tuoi obiettivi, incontrerai chi ti ostacola: non importa, realizzali.
Il bene che fai forse domani verrà dimenticato: non importa, fa’ il bene.
L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile: non importa, sii onesto e sincero.
Quello che hai costruito può essere distrutto: non importa, costruisci.
La gente che hai aiutato, forse non te ne sarà grata: non importa, aiutala.
Dà al mondo il meglio di te e forse sarai preso a pedate: non importa, dai il meglio di te”.
Vale la pena lavare i piedi a persone diverse tra loro, sono persone che il Signore ci manda nella nostra vita. L’amore di Cristo vince sempre! Questo è veramente il meglio che ci sta in ognuno di noi!

di Fra Mario Attard