Nota di aggiornamento sulla petizione dossier Capo Alì. Raggiunti 500 sottoscrittori. Come più volte annunciato ed evidenziato all’interno della petizione popolare e dell’esposto concernente la realizzazione di più gallerie (paramassi e/o naturali) per la messa in sicurezza, l’ennesimo smottamento del costone di Capo Alì lungo la SS114 testimonia la fragilità del territorio jonico messinese e di tutto il tratto dell’orientale sicula. Possiamo affermare, senza dubbio di smentita, che tale vulnerabilità è principalmente causata dall’incuria, dalla mancata ordinaria manutenzione e dal lassismo istituzionale rappresentato in ogni sua forma dall’inettitudine politica in generale. Tale precarietà ha messo, e continua a mettere in pericolo, la vita dei cittadini e dei pendolari che transitano lungo questo itinerario. Come è noto, le ultime precipitazioni hanno creato non pochi disagi, tenendo in ostaggio ancora una volta migliaia di cittadini pendolari che, quotidianamente, percorrono tale tratto della SS114. Rileviamo che, in questi anni, non si è mai fatta una regimentazione delle acque a monte, misura elementare, in mancanza della quale i danni al costone, di per sé fragile, si sono amplificati. Così, come si evince dalla petizione, insieme ai comitati locali abbiamo più volte proposto una soluzione per tale problematica, come ad esempio la realizzazione di più gallerie ‘paramassi’, addirittura nel settembre del 2015 insieme ad alcuni cittadini e ai comitati locali, abbiamo lanciato una petizione popolare indirizzata anche alla Procura della Repubblica di Messina. È stato aperto un fascicolo e a dicembre 2016 è stato tutto archiviato.
Nella missiva, si segnalava l’estremo pericolo causato dalle continue frane del tratto stradale del famigerato Capo Alì ovvero del tratto che congiunge il Comune di Itala e Scaletta Zanclea con il Comune di Alì Terme. Si rammentava, inoltre, l’inadeguatezza della manutenzione stradale dell’intero tratto in questione, specificando che tali frane avrebbero potuto cagionare danni ai cittadini mettendo a repentaglio la vita degli stessi. Ormai, avvertiamo un’inerzia deplorevole che inevitabilmente ci condanna ad uno status quo ante che, ovviamente, non lascia presagire la volontà di cambiare la situazione. Come coordinatori dei comitati cittadini, avendo raggiunto 500 sottoscrizioni della petizione popolare, oltre a depositare l’esposto agli organi competenti e ad aggiornare la cittadinanza sullo stato dei fatti riguardante i finanziamenti e la progettazione delle gallerie ‘paramassi’ ci attiveremo affinché venga al più presto realizzata la bretella autostradale nei pressi di Itala Marina, questo permetterà ai cittadini di tutto il comprensorio di non rimanere isolati durante lo stato emergenziale.
Giacomo Di Leo – Francesco Aloisi