Malta – 800 Pasti di Natale per le persone sole e bisognose

Caritas insieme con la Fondazione Alf. Mizzi sta preparando la distribuzione di 800 pasti ai bisognosi la mattina di Natale. Parlando in una conferenza stampa in una delle cucine del ristorante della fondazione, il direttore della Caritas, Anthony Gatt, ha affermato che i pasti saranno distribuiti anche a casa, quest’anno, a causa della pandemia. Ciò avverrà al posto del tradizionale pranzo di Natale che si tiene solitamente presso la Curia Arcivescovile. Marica Cassar ha spiegato come quando sette anni fa è stato avviato questo pasto per quelli che sono soli e i bisognosi. Oggi, la partecipazione è aumentata da circa 250 persone a circa 800. Julian Sammut della Fondazione Alf Mizzi ha sottolineato che è un grande piacere per loro offrire ingredienti gratuiti e che le loro cucine sono utilizzate per questo nobile gesto. I cuochi che cucinano questi pasti hanno spiegato come decidono il menu volontariamente. Quest’anno, il pasto è composto da pasta al forno, tacchino con patate e verdure e panettone. Oltre al servizio di ristorazione, la Caritas si sta avvicinando anche alle persone tenendosi in contatto con loro il giorno di Natale. Inoltre, è stato lanciato un appello per i volontari. Chi è solo e nel bisogno, e anche chi vuole aiutare, può chiamare il 22199000. Questo impegno bellissimo della Caritas che fornirà i pasti a domicilio a causa della pandemia, ci ricorda il grande discorso fatto da papa Francesco ai membri della Caritas Italiana nel 50° di Fondazione, nell’aula di Paolo VI, sabato 26 giugno 2021: “Allargare sì lo sguardo, ma partendo dagli occhi del povero che ho davanti. Lì si impara. Se noi non siamo capaci di guardare negli occhi i poveri, di guardarli negli occhi, di toccarli con un abbraccio, con la mano, non faremo nulla. È con i loro occhi che occorre guardare la realtà, perché guardando gli occhi dei poveri guardiamo la realtà in un modo differente da quello che viene nella nostra mentalità. La storia non si guarda dalla prospettiva dei vincenti, che la fanno apparire bella e perfetta, ma dalla prospettiva dei poveri, perché è la prospettiva di Gesù. Sono i poveri che mettono il dito nella piaga delle nostre contraddizioni e inquietano la nostra coscienza in modo salutare, invitandoci al cambiamento. E quando il nostro cuore, la nostra coscienza, guardando il povero, i poveri, non si inquieta, fermatevi…, dovremmo fermarci: qualcosa non funziona”. Grazie Caritas e Fondazione Alf. Mizzi per la vostra convincente testimonianza di solidarietà evangelica!

di Fra Mario Attard