Magazziniere, infermiere e metalmeccanico le professioni più richieste nel 2022

Sul podio il magazziniere, l’operaio metalmeccanico e l’infermiere. Seguiti dall’addetto al call center, l’impiegato amministrativo, l’operatore di macchine utensili, l’operatore sociosanitario, l’elettricista, lo sviluppatore Java e il saldatore a chiudere la top 10. Poi ancora, l’operatore dell’industria alimentare, il system administrator, l’addetto alle macchine per la lavorazione del legno, l’operatore multiservizi nella ristorazione e l’addetto all’help desk. Sono questi i 15 profili più ricercati sul mercato del lavoro, secondo l’analisi realizzata da Randstad sugli annunci di lavoro di inizio 2022 del primo operatore nei servizi per le risorse umane, che complessivamente rappresentano quasi 4mila posizioni aperte. Quindici professioni molto diverse per competenze richieste, livelli di seniority e settori di appartenenza, che nel loro insieme – dall’industria alla sanità, dalla grande distribuzione all’ict – fotografano i trend in atto sul mercato del lavoro, in un momento di forte crescita dell’offerta, ma anche di difficoltà nel trovare i candidati giusti per soddisfare le esigenze delle imprese. Il profilo più richiesto è il magazziniere, per cui Randstad ha, oggi, oltre 1.200 posizioni aperte. Un ruolo in grande crescita per l’espansione della logistica come effetto della crescita produttiva e del boom dell’ecommerce, testimoniato anche dalle crescenti richieste di addetti ai call center (la quarta professione più ricercata) per l’attività di assistenza clienti.

Al secondo posto, c’è l’operaio metalmeccanico, che con quasi 900 posizioni aperte dimostra la grande vitalità del settore manifatturiero italiano che, nei suoi diversi comparti, richiede anche operatori di macchine utensili (al 6° posto), elettricisti (8°), saldatori (10°), operatori dell’industria alimentare (11°) e addetti alle macchine legno (13° posto) per supportare l’aumento dell’attività produttiva e per inserire le nuove competenze richieste dalla quarta rivoluzione industriale. Al terzo posto, l’infermiere (oltre 800 posizioni aperte), professione introvabile per definizione, che, insieme all’operatore sociosanitario in settima posizione, evidenzia la cronica carenza di professioni sanitarie, aggravata con l’esplosione della pandemia e le nuove esigenze di cura e assistenza. Per effetto della trasformazione digitale che investe in modo trasversale tutti i settori, tra i quindici profili più richiesti tre sono ict (sviluppatore Java, system administrator, help desk) per cui, oggi, si contano, complessivamente, oltre 300 ricerche attive, anche le competenze informatiche sono ormai requisiti diffusi per molte altre professioni. L’analisi fa riferimento alle ricerche di lavoro aperte su tutta Italia, ma emergono alcune specificità territoriali in funzione delle specializzazioni dei vari distretti: le richieste di operatori macchine utensili, ad esempio, riguardano soprattutto il Nord Italia, mentre gli operatori per macchine del legno sono concentrati nel Nord-Est e gli elettricisti sono particolarmente ricercati nel centro sud. (Fonte: Adnkronos)