A distanza di quasi tre mesi, grazie anche a un recente sollecito del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, il dirigente regionale delegato alle ‘Autorizzazioni e Valutazioni Ambientali’ ha dato finalmente ragione all’Ordine degli architetti di Messina che, a fine ottobre, aveva segnalato un’errata interpretazione legislativa da parte degli uffici comunali in merito al Superbonus 110%. In particolare il Comune di Messina prevedeva che, anche per gli interventi minori, fosse prevista la cosiddetta procedura di screening, mentre la Regione ha chiarito che basta una dichiarazione congiunta di tecnico e proprietario dell’immobile in cui si evidenza l’assenza di implicazioni ambientali negative nella realizzazione delle opere. A mettere nero su bianco il principio, in una nota inviata oggi all’Ordine degli Architetti di Messina, alla Consulta degli Architetti di Sicilia e a Musumeci, è stato il dirigente regionale Salvatore Di Martino. Come si ricorderà, a fine ottobre l’Ordine degli architetti di Messina, aveva chiesto agli uffici regionali di fornire un chiarimento in merito alla corretta applicazione delle procedure vigenti nella Regione Siciliana. L’Ordine, in particolare, riteneva che in Sicilia debba trovare applicazione, fino ad una modifica normativa, il DA ARTA 30 marzo 2007, che prevede, anziché la procedura di screening, la dichiarazione congiunta per la realizzazione di opere minori.
“Ciò – scriveva l’Ordine – anche e specialmente per non rallentare le pratiche del Superbonus nel 72% del territorio comunale di Messina (perimetrazione ZPS) e, con particolare riferimento, alla collocazione di impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici, un intervento quest’ultimo certamente soggetto a dichiarazione congiunta, gratuita e immediata, e non a procedura di screening, onerosa e con un lungo iter di approvazione, incompatibile con le tempistiche del Superbonus 110%”. L’Ordine degli architetti esprime viva soddisfazione per il chiarimento fornito dagli uffici regionali che sana, di fatto, un inutile e scorretto ‘rallentamento’ delle pratiche, pur riconoscendo gli enormi sforzi e l’impegno straordinario dei tecnici del Comune di Messina del settore ambiente e della Commissione Valutazioni di Incidenza che hanno rilasciato i pareri relativi allo screening per le pratiche di Superbonus 110 in tempi ‘europei’ e alla Soprintendenza di Messina che sta garantendo autorizzazioni paesaggistiche nel rigoroso rispetto dei termini fissati dalla legge, con corsie preferenziali per le pratiche di Superbonus. “Senza il loro impegno – spiega il presidente dell’Ordine, Pino Falzea – le pratiche di superbonus a Messina non sarebbero certamente partite.Adesso, però, alla luce dell’odierna nota dell’assessorato regionale al Territorio e dell’Ambiente – conclude Falzea –, chiederemo alla Giunta Comunale di revocare immediatamente la delibera n° 179 del 07.04.2020 che assoggettava a screening le opere minori, in modo da alleggerire e accelerare ulteriormente le procedure di ottenimento del Superbonus 110%”.