Messina – Gli IMMATURI siete Voi: Gli studenti scendono ancora in piazza

La proposta fatta dal ministro Bianchi sull’esame di maturità è inaccettabile, soprattutto considerando che nella discussione politica gli studenti non sono stati minimamente ascoltati. Quello che ha spiazzato la popolazione studentesca è stato il non tenere in considerazione il fatto che la preparazione svolta durante gli ultimi mesi è stata proiettata verso la realizzazione di un esame orale, al limite corredato dal tema di italiano. Inoltre, è assolutamente insensato propinare una normalità apparente agli studenti che un triennio normale non lo hanno mai avuto, visto il fallimento della DaD. Studenti che sono stati costretti a quasi due anni di lezioni a distanza si ritrovano, quindi, a svolgere inaspettatamente un esame che non mette in conto le lacune che la DaD ha portato, in termini di qualità e quantità di quanto appreso. Senza poi contare che, durante il quinto anno, le lezioni sono ostacolate dalla frammentazione nello svolgimento delle stesse – con alcuni studenti in DaD e altri in presenza, con regole in continua e rapida evoluzione: molti studenti sono costretti a seguire le spiegazioni da casa a causa delle quarantene; oppure a causa dei professori che o sono per lo stesso motivo costretti a casa o devono alternarsi tra lezioni con classi in presenza e da remoto.

Non possiamo certo fingere che questi siano anni normali, accettando dei testi d’esame che solo apparentemente tengono conto della situazione lacunosa della preparazione degli anni precedenti; non accettiamo che si scarichino le responsabilità politiche verso il basso, verso le commissioni di esame e verso i maturandi. Ancora una volta, saranno gli studenti a pagare le conseguenze di un sistema politico che – senza ascoltare le rappresentanze studentesche – non ha saputo gestire la situazione pandemica, garantendo una corretta istruzione. Come Rete degli Studenti Medi Messina, ci siamo uniti alle manifestazioni nazionali e siamo scesi in piazza a fianco delle scuole e dei rappresentanti messinesi contro questa proposta, e ieri siamo scesi in piazza a urlare che questa maturità non va bene. Da Messina a Roma, 100mila studenti sono scesi in piazza. Non ci stiamo. Ora vogliamo incontrare il ministro, non ci sono più scuse. Sempre dalla stessa parte, quella degli studenti e delle studentesse.

Rete degli studenti medi Messina