In occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, si è tenuta nella Chiesa di San Biagio, dopo la santa messa e voluta dal parroco di Caronia, don Carmelo Scalisi, la testimonianza vocazionale di suor Clara Bisol, della Provincia di Treviso, religiosa della Congregazione delle Suore Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori di Vicenza, al momento, in breve soggiorno presso la stessa comunità religiosa presente nella cittadina nebroidea. Suor Clara, con gioia e dolcezza, ha parlato della sua scelta vocazionale, quando a vent’anni era entrata nella congregazione, si era formata studiando a Roma ed è stata insegnante a Genova e Vicenza, assumendo il carisma del padre fondatore, oggi, santo Giovanni Antonio Farina. Fu proprio lui che, a partire dall’800, istituì la congregazione delle suore maestre per offrire educazione cristiana e assistenza alle bambine abbandonate, e successivamente, aggiunse loro il servizio ai malati come infermiere negli ospedali. Oggi, invece, le suore della comunità religiosa svolgono la pastorale parrocchiale e la promozione umana e spirituale con i sacerdoti, vivendo l’amore, la fede, la carità, la solidarietà. Emozionante e pieno di particolari, il racconto sul cammino missionario compiuto dalla suora in Brasile, iniziato nel 1996, affrontato senza conoscere la lingua e assumendosi la responsabilità delle suore che, intanto, a seguito del movimento missionario diffusosi, erano presenti in quel continente americano, riferendo di essere stata colpita profondamente dalla bontà e dall’accettazione degli eventi spiacevoli di vita del popolo brasiliano, che è allegro anche se soffre, creativo, caloroso e fa del bene. Nell’esperienza vissuta, molte le scene di sofferenza che si presentavano ai suoi occhi, si dava aiuto ai bambini denutriti negli ambulatori e a Marituba, nel villaggio del lebbrosario, dove si curavano i malati di lebbra, si comprendeva come ‘l’interiorità umana prevalesse sulla esteriorità della persona’. Ancora, dal 2003 al 2011, la sorella è stata in Africa, precisamente in Costa d’Avorio e, poi, in Terra Santa, dal 2015 al 2022, assieme alle altre suore dorotee presenti, in Israele, Palestina, Giordania e in Siria, paesi difficili per i conflitti esistenti. Suor Clara ha concluso la sua testimonianza dicendo di essere stata contenta dell’opportunità vissuta, perché è stata aiutata dalla Provvidenza divina, presente in ogni realtà bella o brutta, triste o difficile da lei affrontata, rendendo grazie a Dio per il bene seminato.
di Santina Folisi