Alex Caminiti e il Collettivo Gas alla 59 Biennale di Venezia con la performance ‘La Terza Pace mondiale’

Caminiti e il Collettivo Gas, composto da Gimaka e da Sadif, saranno presenti alla 59a Mostra Internazionale d’Arte Biennale di Venezia. Il prossimo 22 ottobre, la performance ‘La Terza Pace mondiale’ sarà allestita nel padiglione dedicato al Camerun. GAS è l’acronimo scelto da tre artisti che l’establishment vorrebbe divisi, la cui unione urla più forte di questo prepotente strappo che la storia contemporanea vorrebbe insanabile. Gimaka dal Senegal, Alex dall’Italia e Sadif dall’Egitto hanno deciso di gridare più forte. GAS irrompe, si impone, contrasta, denuncia. Le opere non si esauriscono nella loro mera realizzazione, ma mirano a penetrare e confondersi con il nostro quotidiano, contagiarne prassi e routine, “vivere con” noi. Tendendo la mano verso l’uomo, verso i suoi dubbi, confortando le sue certezze, ma continuando in eterno a provocare la sua mente, spogliandola delle sue sovrastrutture, perché mai si posi inconsistente sul comodo giaciglio del putrido preconcetto. Perché mai dimentichi che la sua pura natura viaggia nuda in divine altitudini di umanità.

Faremo, sicuramente, una performance di danza – dichiara Caminiti – su ritmi africani e realizzeremo segni tribali sul corpo dei danzatori come avvenuto in altre occasioni. Durante questa esibizione, intendiamo raccontare la storia africana tracciando segni sul corpo, perché per noi l’arte è senza confini. Vogliamo dare, da sempre, un segnale di provocazione contro la politica, ma anche lanciare una provocazione che abbia soprattutto valore sociale. Nel mondo, si fa la guerra, noi, invece, vogliamo abbattere i muri in nome della pace, questa è la nostra missione”. Arte che diventa condivisione e scambio come quello avvenuto, di recente, con il rapper Clementino che, in un video social, ringrazia Caminiti per aver ricevuto un ritratto da lui realizzato che immortala Maratona: “Ho firmato l’etichetta per un’azienda vinicola ‘Donna Chiara’ e Clementino era il testimonial, grazie all’azienda – continua Caminiti – ho dato in dono l’opera e lui in videochiamata ha improvvisato una canzone per ringraziarmi. E, in quella occasione, ho anche raccontato – e non lo avevo mai fatto prima – che, tempo fa, anche il celebre rapper di Puff Daddy Ghost Rider mi ha dedicato un pezzo dal titolo ‘Chasing a dream’ quando ho vinto il Columbus Day in America. Parla della mia storia, un artista partito dalla Sicilia che è riuscito a conquistare le gallerie e i musei arrivando fino agli Stati Uniti”.