Siamo alle solite, nulla cambia purtroppo in Sicilia. La cementificazione delle aree verdi e delle coste dev’essere in qualche modo bloccata e non, ogni volta, sanata. 100mila Le istanze di condono in Sicilia depositate proprio alla luce della norma siciliana che è stata dichiara incostituzionale dalla Consulta. A fornire il dato, estrapolato dal sistema informativo territoriale siciliano di inizio anno, è l’ex presidente della commissione Territorio e Ambiente dell’Assemblea siciliana, Gianpiero Trizzino, che si era battuto contro la norma voluta dall’ex assessore regionale Toto Cordaro. “La legge 19 del 2021 non è stata solo una norma sbagliata, ma anche e sicuramente nemica dell’ambiente, che ho contestato in tutte le sedi, sia durante i lavori preparatori che dopo la sua approvazione – dice l’avvocato Trizzino –. Non posso, quindi, che apprezzare la decisione della Consulta, perché dà ragione a ciò che sostenevo, ma ancora di più perché rende giustizia in un settore delicato qual è quello del governo del territorio”. Trizzino spiega, in una nota, che il pronunciamento della Corte Costituzionale ha effetti immediati, ma non sugli eventuali condoni accordati. “Chi è riuscito a ottenere il condono nelle more della sentenza della Consulta l’ha fatta franca”, afferma l’ex deputato M5S.
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