Così l’ha descritto don Walter Insero nella sua omelia dei funerali che si sono celebrati lunedì 27 febbraio 2023 a Roma, presso la Chiesa degli Artisti. Maurizio Costanzo fu l’uomo e il giornalista umile, leale e molto curioso. Lo conoscevo dalla lontana e vicina Malta tramite l’emittente televisiva Canale 5. Nel suo programma Maurizio Costanzo Show, praticamente da bambino, notavo sempre un giornalista e conducente di TV intelligente e anche, talvolta, ironico che metteva in rilievo l’importanza del discernimento nel parlare e analizzare le cose. Diceva il grande Costanzo: “Chi poco sa, presto parla”. Ovviamente, il presto parlare di pubblicità suscitò interesse che, grazie a Dio, non durò tanto. In questa semplice ma profonda riflessione, il sapiente Costanzo mi fece ricordare le parole di papa Francesco sulle chiacchere: “Le chiacchiere chiudono il cuore alla comunità, chiudono l’unità della Chiesa. Il grande chiacchierone è il diavolo, che sempre va dicendo le cose brutte degli altri, perché lui è il bugiardo che cerca di disunire la Chiesa, di allontanare i fratelli e non fare comunità. Per favore, fratelli e sorelle, facciamo uno sforzo per non chiacchierare. Il chiacchiericcio è una pesta più brutta del Covid! Facciamo uno sforzo: niente chiacchiere”.
Nel suo bellissimo e dedicato modo di fare televisione, Maurizio Costanzo cercava sempre di creare comunità, fratellanza e l’importantissima consapevolezza che tutti noi abbiamo il nostro contributo da dare nella vita. L’abilissimo Costanzo era un uomo che sapeva ascoltare gli altri perché nell’ascolto permetteva alla persona di esprimersi al meglio delle sue capacità. È stato proprio questa sua appassionatissima indole per l’ascolto che l’ha portato ad esprimere il suo grande amore per la radio. Diceva: “La mia grande passione è sempre stata la radio, dove tuttora mi sento completamente a mio agio perché è pura parola. Sin da piccolo, prima di addormentarmi, la ascoltavo: a casa ne possedevamo una enorme, per trasportarla bisognava essere in due. Amiamo la potenza del dialogo interpersonale e anche multipersonale. È esattamente nel dialogo sincero, attento, rispettoso, aperto, umile, che si è pronti ad ascoltare per lasciarsi accompagnare alle porte della verità che veramente dà ottimi frutti e tutti ne possiamo godere insieme”. Grazie, carissimo Maurizio, perché sei stato un generosissimo servitore, amico, fratello e apostolo di questo genere di dialogo di cui, oggi, ne abbiamo tantissimo bisogno!
di Fra Mario Attard