Carissimo amico e fratello, sei andato via alla Casa del Padre il 6 ottobre 2023. La tua scomparsa è stata brutta per me. Anche se hai compiuto 95 anni, sabato 23 settembre scorso, Festa di San Pio da Pietrelcina, ti volevo accanto a me. Eri per me un incoraggiamento continuo di Cristo Gesù. Ora che sei volato al Paradiso mi viene in mente di scriverti su qualcosa che tengo nel mio cuore. E, spontaneamente, mi viene in mente la parabola di Gesù delle dieci vergini. Con la tua consacrazione come francescano cappuccino e anche sacerdote, tu sei nell’ordine loro, delle vergini. Ma, nel tuo caso, sei entrato nel circolo delle ‘cinque sagge’ (Mt 25,2). Con quale saggezza hai aspettato l’eterno sposo! Come mi insegna la tua lunga, saggia e amorevole vita, hai sempre mantenuto il tuo ‘piccolo vaso’ (vedi Mt 25, 4) pieno di olio. Ma di quale olio stiamo parlando? Era l’olio dell’amore che si dà senza fine! Infatti, il tuo olio è composto da tre qualità indispensabili. La prima qualità è il donarsi. Sì, carissimo fratello e amico Wiġi (Luigi in italiano), il tuo amore lo hai donato per lo Sposo e per tutti gli invitati alla festa senza fine dei Regno dei Cieli! Ti sei donato come un catechista della Società della Dottrina Cristiana (MUSEUM). Poi, come cappellano negli ospedali degli anziani, con i pazienti di tumore e quelli che soffrono dalle malattie mentali. Inoltre, ti sei donato come sacerdote che celebrava le sante messe presso il Collegio di Stella Maris, gestito dai Fratelli delle Scuole Cristiane (i Frères). Caro Wiġi, hai lavorato tantissimo e duramente nelle Parrocchie della Madonna di Lourdes a San Gwann, Maria Regina e Santissima Trinità entrambi a Marsa. Non voglio dimenticare la tua passione di servire i nostri fratelli malati. Con quanto amore e tantissima dedizione, hai dato l’Eucaristia nelle loro case! Infine, la tua grandissima e umilissima intelligenza ti ha portato a scrivere il famoso e valorosissimo libro teologico e spirituale ‘Ruħi għatxana għalik’ (‘Di te ha sete l’anima mia’).
La seconda qualità dell’olio che avevi nel tuo piccolo e preziosissimo vaso che si chiama ‘vita’, è il tuo amore gioioso. La tua vita è stata modellata sul ‘ὁ καλός ποιμὴν’ (o kalos poimēn), cioè il buon pastore o anche il bel pastore. Sì, carissimo Wiġi! La tua vita è stata bella perché hai donato il tuo essere agli altri. Questa bellezza la vedo nelle bellissime parole che san Paolo ha scritto nella seconda lettera ai corinzi e che ti descrivono perfettamente: “Tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia” (2 Cor 9, 6-7). Carissimo, nella tua vita, strapiena di questo amore gioioso, hai capito che noi, esseri umani, siamo stati creati da Dio per la gioia! Che saggezza Wiġi! La terza qualità del tuo olio è stata, sicuramente, quell’amore fedele che hai mantenuto fino alla fine. Non è per caso che il giovedì 9 marzo di questo anno 2023 hai celebrato il sessantesimo anniversario della tua ordinazione sacerdotale. La tua vita è stata una splendida testimonianza di fedeltà come quella tunica di nostro Signore Gesù che “era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo” (Giov 19,23), piena e carica di fedeltà alla volontà del Padre in ogni istante e momento della sua vita. È stato davvero impressionante come avesti la chiamata. Eri alla Valletta, durante una processione, e, vedendo la bandiera di san Francesco, hai sentito la voce nel tuo piccolo cuore che ti diceva: “Francesco, quando crescerai, seguimi”. E tu, con quell’aria da bambino pieno di fede e generosità, hai seguito Gesù nei passi di Francesco per tutti questi anni! Carissimo Wiġi, sento nel mio cuore che il Padrone già ti ha detto solennemente: “Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore” (Mt 25,21). Mi mancherai tantissimo! Prega per me nel Paradiso, come io, peccatore, pregherò con grandissima gioia per te! Arrivederci mio buon fratello e amico Wiġi! Alla prossima!
di Fra Mario Attard