Ero stanco e sei arrivata tu,
Ero abbattuto, ma da lassù,
Il Padre Celeste t’ha inviata
A me e ti sei avvicinata.
Lo scoglio della vita confuso
A volte dà per vinto, infuso,
Da tante stanchezze non capite
Con conflitti appesantite.
Ma la tua preghiera costante
È semplicità affascinante,
Che risuscita l’agonizzante
E lo fa sereno ambulante;
Sei venuta, gioiosa speranza,
A lanciarmi nella vera danza,
Che dalla più lontana distanza
Si conosce reale eleganza.
Grida il cuore e soffre davvero
La vita è pace nel mistero,
E rispetta nella sofferenza
E capisce con delicatezza.
Via nei mari tanto oscuri
Crollano a migliaia i muri,
Affinché s’incontra la libertà
Che da quel sorriso di semplicità.
O stranissime coincidenze?
O cuore tenero, differente?
Benedizione i tuoi sentieri,
Meriti il cielo, grazie per ieri.
di Fra Mario Attard