L’asilo comunale di San Licandro, dopo i relativi lavori di ristrutturazione derivanti dai fondi Pac, risulta ad oggi ancora chiuso, comportando non pochi disagi per le famiglie degli iscritti aventi diritto; dallo scorso luglio 2019, l’asilo, rimesso totalmente a nuovo, è stato riconsegnato al Comune di Messina, ma purtroppo mancherebbe ancora l’autorizzazione da parte dell’ASP di Messina, con qualche ‘dettaglio tecnico’ da sistemare da parte di alcuni dipartimenti. È quanto scrive in una nota il consigliere della V Circoscrizione, Franco Laimo, presidente del Comitato di Gestione dello stesso asilo di San Licandro, i genitori dei piccoli in graduatoria sono ‘sul piede di guerra’ e pronti alla protesta, prosegue il consigliere Laimo, che aggiunge di aver provveduto questa estate a stilare le graduatorie in ‘tempi record’, assieme al Comitato di Gestione dell’Asilo e in sinergia con l’entourage della Messina Social City e il direttore generale, dott. Romano, collaborando e interloquendo al meglio.
Purtroppo, però, nonostante i vari solleciti succedutisi in questi mesi, tante famiglie ancora sono rimaste escluse poiché soltanto 20 bambini, dei 48 ammessi, sono stati temporaneamente dislocati nella struttura delle suore di Santa Chiara. Tantissime le richieste dalle tante famiglie che hanno iscritto i propri piccoli all’asilo comunale, tantissime le lamentele e le domande in merito alla riapertura dello stabile di Via Leonardo Sciascia, prosegue Laimo, che in questi mesi è stato in continuo contatto con il direttore generale, dott. Romano della Messina Social City, il quale rassicura che si sta facendo tutto il possibile per concludere l’iter procedurale per la riapertura dell’asilo stesso.
È un vero peccato vedere questa struttura (un vero fiore all’ occhiello) ancora con i cancelli chiusi, pronta ormai da mesi sarà un vero e proprio gioiello per la Città di Messina: ristrutturata secondo le nuove norme di legge avrà ambienti climatizzati, pannelli solari, locali interni totalmente a norma, giochi, materiale didattico, mobilia e persino le culle utilizzate per i più piccoli sono nuove di zecca. Per molti genitori, che hanno deciso di iscrivere ed inserire per la prima volta i loro figli presso la sede di San Licandro è stato recato certamente un disagio logistico non indifferente; la struttura di Santa Chiara, seppur tenuta in ottime condizioni dalle suore del plesso stesso, avverte il peso dei suoi anni e risulta forse inadeguata, oggi, per ciò che concerne le nuove e attuali normative che regolano asili nido e asili dell’infanzia.
Inoltre, al momento non vi sarebbe a disposizione dei bambini adeguato materiale didattico e i bambini non possono fare attività ludiche consone all’età, ma per forza maggiore sono costretti a praticare altra attività ludica con dei giochi ormai non più in piena regola appartenente al plesso risalenti agli anni 70/ 80. La dimensione sociale di un bambino comincia il giorno in cui varca la soglia di casa per entrare in un’istituzione diversa dalla famiglia, ‘Il Nido’ rappresenta, dunque, la prima tappa di socializzazione. Tale sistemazione per i piccoli, seppur in maniera provvisoria, finisce poi per non rispettare in pieno il valore strutturale ed educativo didattico per la sicurezza del piccolo discente. Infine, da non sottovalutare che per i nuovi ingressi dei bambini vi è un ‘inserimento fittizio’, poiché il bambino dovrà re-inserirsi presso una nuova struttura, rischiando un’ulteriore destabilizzazione. “Speriamo – conclude Laimo – che ben presto si possa porre la parola fine ai disagi per le tante famiglie dei piccoli scritte l’asilo comunale di San Licandro e aprire finalmente le porte di questa bellissima struttura”.