Papa Francesco presiede il funerale del cardinale maltese Prospero Grech OSA

Giovedì 2 gennaio, il cardinale agostiniano maltese Prospero Grech OSA ha ricevuto l’ultimo saluto nella Basilica di San Pietro a Roma. La messa funebre è stata condotta dal cardinale Giovanni Battista Re, vicepreside del Collegio cardinalizio, dopo che un ufficiale vaticano ha firmato il tradizionale Rogito, un testamento della sua vita che verrà collocato all’interno della bara poco prima che venga sigillata. Alla fine della Messa, Papa Francesco ha presieduto la parte finale dei riti funebri. Il presidente della repubblica di Malta, George Vella, sua moglie Miriam, il ministro degli Esteri Carmelo Abela e l’ambasciatore di Malta in Vaticano, Frank Żammit, erano tra i partecipanti al lutto. Nella sua omelia funebre, il cardinale Re ha detto: “La notte di Natale era qui in questa Basilica a concelebrare la Messa col Santo Padre. Lunedì di questa settimana era, come di solito, a tavola con la comunità agostiniana, conversando col suo carattere affabile, e poche ore dopo il Signore l’ha chiamato a sé”. Il cardinale Re ha precisato: “Una morte improvvisa, dunque, ma che non l’ha trovato impreparato, perché la sua età di 94 anni, la vigilia di Natale e la sua vita consacrata a Dio nell’Ordine di Sant’Agostino lo avevano messo in attesa dell’ultima chiamata”.

Il decano del Collegio dei Cardinali rintracciò l’esistenza del cardinale Grech, per il quale lo studio e l’insegnamento della Teologia erano centrali, nella piena fedeltà al Magistero della Chiesa, prima nella sua terra natale, Malta, e, poi, in varie Università romane e britanniche. Aveva anche scritto diversi articoli dedicati alla Sacra Scrittura. Nato come Stanley Grech, il cardinale Grech si unì all’Ordine Agostiniano, nel 1943. Fu ordinato sacerdote nella Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, nel 1950. Nove anni dopo, fu nominato professore al Collegio teologico agostiniano di Rabat. Ha anche lavorato come segretario presso il Vicariato Vaticano e professore presso l’Istituto Agostiniano di Roma. Durante la sua permanenza a Roma, uno dei suoi doveri comprendeva vestire Papa Giovanni XXIII e Paolo VI per le funzioni liturgiche. Durante il conclave papale del 1963, gli fu chiesto di ascoltare la confessione di Giovanni Battista Montini un paio d’ore prima della sua elezione come Papa Paolo VI.

Il cardinale Re continuava a presentare la ricchezza della vita pastorale del cardinale Grech. Insieme con questa straordinaria attività di studio e di insegnamento, padre Prospero trovò sempre il tempo per svolgere un’intensa attività pastorale nella Cappella di Santa Monica, aperta al pubblico, dove volentieri era disponibile anche per ascoltare le confessioni. Cardinale Re ha sottolineato che il cardinale Grech ha sempre messo Dio nel primo posto nella sua vita. È stato un religioso di grande dottrina e di profonda spiritualità, che ha amato la Chiesa e la vita religiosa e, soprattutto, che ha sempre messo Dio al primo posto e al di sopra di tutto. Con la scomparsa del cardinale Grech il collegio cardinalizio è ora composto da 223 cardinali provenienti da 24 ordini religiosi e da 90 Paesi, tra cui 25 paesi europei. Nel discorso 46 sui pastori da Ezechiele 34,1-16, Sant’Agostino scrive: Quanto al compito dei vescovi, esso è di curare il bene dei loro sudditi e nella funzione stessa del comando non debbono assolutamente mirare al proprio tornaconto, ma al bene di coloro dei quali sono i servi (n. 2). Il cardinale Prospero Grech OSA ha vissuto questo messaggio profondo di Sant’Agostino con grande eroismo.

di Fra Mario Attard