Progetto Sicilia nel Mondo ricorda la “Giornata Nazionale del Sacrificio e del lavoro italiano nel Mondo”. Una data infelice che si deve commemorare, per non dimenticare, il grande sacrificio umano italiano con le 262 vittime del lavoro (di cui 136 italiani, compresi 5 siciliani). L’Italia, allora, stipulò un contratto (capestro con pochissime garanzie) con il Belgio, mandava braccia forti per lavorare in miniera per avere in cambio carbone da utilizzare nella nascente industria. Tanta commozione, nel 62° Anniversario della disgrazia, il sentire i 262 rintocchi di campana, i discorsi delle autorità, la presenza delle Associazioni, con tanti italiani presenti e come ogni anno anche gli Alpini, assieme ad altre Associazioni d’Arma italiane, dimostra la grande attenzione e il desiderio di non voler mai dimenticare. La tragedia di Marcinelle è avvenuta alle ore 18.15 dell’8 agosto 1956 nella miniera di Bois du Cazier, a Marcinelle in Belgio.
Tale ricorrenza, che nel 2001 è stata dichiarata “Giornata Nazionale del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo”, è divenuta una giornata simbolo per ricordare la tragedia dei tantissimi corregionali andati a lavorare all’estero, che va riproposta alla nostra memoria come momento di riflessione sul tema del lavoro sotto il profilo della sua più pregnante dimensione umana e sociale e per ritrovare nel sacrificio dei caduti i valori dell’unità nazionale; ma deve essere vista anche come stimolo per guardare il futuro con più fiducia, con la forza che ci proviene da quanti si sono immolati e s’immolano, ancora oggi, sull’altare del lavoro.