Messina – Risanamento. Gioveni: “È qui che occorre un ‘cambio di passo’! E si chiama ‘Project financing’!”

Chi non ricorda lo splendido parco urbano inaugurato il 27 settembre 2016 a San Raineri e realizzato grazie alla collaborazione pubblico/privato? Ebbene, esso deve essere considerato un piccolo esempio in tema di Risanamento verso l’introduzione del ‘project financing’ nelle politiche di riqualificazione delle aree degradate e nella realizzazione e assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica!”. È questo il vero ‘cambio di passo’ che occorre imprimere nelle politiche di Risanamento secondo il consigliere comunale Libero Gioveni che, ricordando quella fruttuosa iniziativa fra pubblico e privato, rimane convinto della necessità di coinvolgere proprio i privati attraverso una o più manifestazioni di interesse nei 7 ambiti cittadini. “Visto l’immobilismo e l’inerzia che hanno regnato da decenni in questo settore (quest’anno la L.R. 10/90 compie 30 anni!!!) – spiega Gioveni – collateralmente alla scelta politica dell’acquisto degli alloggi sul mercato che rispetto alle aspettative non sembra stia dando i risultati sperati, non si può non pensare di invertire la rotta scegliendo anche di adottare un sistema simile, praticamente a costo zero, a quello che ha prodotto a San Raineri un piccolo gioiello d’architettura!

Ecco perché ritengo che la soluzione del ‘project financing’ – prosegue il consigliere – che darebbe modo ai privati di investire nel nostro territorio realizzando alloggi, servizi e infrastrutture, possa davvero risultare determinante per mettere in moto, una volta per tutte, la sempre più inceppata macchina del Risanamento. Con la soluzione della ‘permuta’ – chiarisce meglio l’esponente Pd – il Comune donerebbe i terreni ai costruttori, i quali realizzerebbero alloggi per donarne, a loro volta, una parte a Palazzo Zanca che, dal canto suo, li assegnerebbe agli aventi diritto! I restanti alloggi, invece, i costruttori li venderebbero ai privati ad un normale prezzo di mercato. Si tratterebbe, quindi, di un vero e proprio ‘progetto di finanza’ – rimarca convinto il consigliere comunale – con risvolti positivi senz’altro sul versante sociale!

Infatti – conclude Gioveni –, oltre allo sviluppo occupazionale che questo nuovo percorso potrebbe generare a catena nel paralizzato settore dell’edilizia, si eviterebbe anche l’umiliante ‘ammassamento’ delle famiglie in ‘casermoni’ o ‘quartieri dormitorio’ (i 189 alloggi di Bisconte ne sono un esempio lampante!), in quanto la ‘linfa progettuale’ delle future opere (aree a verde, centri polifunzionali, parchi giochi, servizi ecc.), permetterebbe anche quella necessaria integrazione sociale fra famiglie di diversa estrazione socio-culturale!”.