Senza paludarsi di sussulti nostalgici, si deve evidenziare come l’attuale gestione dei diversi doveri d’ufficio, sembra gravata da un pernicioso malessere esistenziale, forse provocato dall’avvento di uno sfrenato liberismo, spesso travestito da compiacente edonismo. Onde infrenare la travolgente avanzata di un deprecabile fenomeno di massa, quale la caduta dei fondamentali valori etici, indispensabile per vivere quotidianamente il significato dei diritti e dei doveri senza impantanarsi nelle secche di perniciose cointeressenze, sulle quali si potrebbe fondare nel tempo un soddisfacimento economico lussurioso, sarebbe opportuno attingere agli esempi offerti da quanti, nella maggioranza silenziosa, hanno proposto ed attuato un modello di recitare il proprio ruolo in una dimensione di responsabile partecipazione.
Non saranno le onde gravitazionali, ne le combinazioni astrali a programmare la nostra coscienza, ma nelle variegate espressioni di ogni personalità alberga la capacità di una valutazione comportamentale, che in ogni momento della vita debba privilegiare le ragioni di essere soggetti attivi e solidali, e non succubi di deliranti condizioni, elargite da un modo facile di protezione dello scellerato io egoistico.
Dott. Calogero Centofanti, animatore del Movimento Nuova Presenza Giorgio La Pira