Tra gli applausi degli spettatori accorsi alla bella rappresentazione dell’Aida, in scena al Vittorio Emanuele di Messina, la sera del 27 dicembre 1908, si chiudeva il sipario, mostrando, per l’ultima volta, in quello che fu uno tra i più bei teatri d’Italia, la tela su cui il pittore e scenografo Michele Panebianco aveva impresso l’episodio ‘Gelone che accorda pace ai vinti Cartaginesi a patto di non più sacrificare vittime umane’, risultando vincitore del concorso per il Gran Sipario del Teatro, già S. Elisabetta, nel 1847. L’illustre figura dell’artista, che ben si distinse nella Sicilia dell’Ottocento e non solo, dovrebbe essere, più di quanto non lo sia, motivo di vanto per la Città di Messina. Così, lo descrive Francesco De Cola-Proto nel suo ‘Ricordo’, un volumetto del 1873, conservato presso la Biblioteca Regionale (MC Misc A 98), con dedica autografa dell’autore sulla copertina: “Modesto e indipendente non cercò laudi ed onori, ma questi a lui vennero spontaneamente offerti sulla proposta di onorevoli personaggi. E il suo nome venne ascritto nell’albo dell’insigne Congregazione dei Virtuosi al Panteon di Roma, e il suo petto fregiato dalla gran Commenda di San Tommaso d’Aquino”.
Nella Messina dell’Ottocento, quindi, Panebianco fu uno tra i pittori più stimati nell’ambito della ritrattistica e dell’arte sacra, già allievo in Città di Letterio Subba e, poi, a Roma di Vincenzo Camuccini, ma anche docente presso istituti scolastici del tempo e direttore della Scuola di Disegno e Pittura del Regio Collegio Carolino di Messina, come si legge nel libro ‘Michele Panebianco. Studi Biografici’, di Battista Barbagallo, custodito dalla Biblioteca Regionale (MC D 1): “Alla Regia Università degli Studi più di 200 alunni aspettavano la correzione del prof. Panebianco, egli sacrificava gran parte della mattina per compiere con coscienza la missione affidatagli. Nel R. Ospizio di Beneficenza lo attendeva altra numerosa scolaresca che neppur essa rimase defraudata nei suoi legittimi intenti. Questa occupazione fruttò al paese lunga schiera di artisti”. Gli artisti messinesi più noti, come il nostro, hanno legato le loro esperienze alle dottrine orientate al primato del disegno e a stilemi neoclassici delle Accademie di Roma, Firenze, Napoli e Venezia.
Gli addetti ai lavori, le guide turistiche e pochi altri ancora, purtroppo, rammentano l’artista e la sua fama, e le opere presenti in palazzi e chiese della Città e della Provincia, private, in tal guisa, della paternità artistica. Venerdì 31 gennaio 2020, alle ore 17.00, presso il Salone Eventi della Biblioteca Regionale Universitaria Giacomo Longo, al pianterreno della sede di Via I Settembre,117-Palazzo Arcivescovile, sarà inaugurata un’esposizione bibliografica e iconografica sull’illustre pittore messinese, alla quale seguirà un incontro di studio. L’evento titolato ‘La biblioteca del Pittore: la raccolta libraria di Michele Panebianco’ è organizzato in collaborazione con il Centro Studi Michele Panebianco che, attivo in Città già dal 2011, per la prima volta partecipa a un’iniziativa culturale pubblica, in tal senso. L’importante figura sarà meglio delineata anche attraverso la raccolta libraria e iconografica dell’artista, custodita dal Centro Studi a lui dedicato e dall’erede e collezionista, sig.ra Giovanna Costa.
L’allestimento bibliografico e iconografico darà l’opportunità ai visitatori di poter apprezzare, in un unicum, pregiati testi, stampe e foto provenienti dal ricco patrimonio dei fondi antichi e del libro moderno di questo istituto, come, a titolo meramente esemplificativo, la stessa riproduzione fotografica della tela per il sipario teatrale (MC M Icon 438) e i disegni a penna su carta velina dallo stesso realizzati. Materiali librari e grafici provenienti dalla biblioteca dell’artista e dalla collezione iconografica appartenenti alla sig.ra Giovanna Costa sono, altresì, in esposizione. Le raccolte private, per l’eccezionale interesse storico e artistico, sono state vincolate con decreto regionale nel 2014 e saranno, per la prima volta, rese fruibili dal pubblico.
All’incontro di studio, parteciperanno il dirigente responsabile della Biblioteca, dott.ssa Tommasa Siragusa, che porgerà i saluti istituzionali, introdurrà l’argomento e, dopo i saluti da parte dell’erede e collezionista delle opere grafiche e della raccolta libraria di Michele Panebianco, la sig.ra Giovanna Costa fungerà da moderatore per i relatori, membri del Centro Studi M.P., prof. Giampaolo Chillè e arch. Luciano Marabello. Chiuderà la sessione uno dei funzionari bibliotecari assegnati ai Fondi Antichi della Biblioteca, dott.ssa Carmen Puglisi. Dopo la giornata inaugurale, sarà possibile, poi, visitare la mostra dal 3 al 14 febbraio, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 13.00.