Giovedì 6 febbraio è stato organizzato un seminario di mezza giornata intenzionato per i cappellani che lavorano nelle Ospedali di Mater Dei e SAMOC, rispettivamente. Il luogo del seminario fu la casa dei ritiri dei Padri Gesuiti Mount St Joseph a Mosta. Questo seminario di formazione ebbe come tema La cura di sé e la resilienza. Esso fu condotto dalla dott.ssa Natalie kenely, capo del Dipartimento della politica sociale e lavoro sociale della facoltà del benessere sociale dell’Università di Malta. Presenti al seminario, c’erano padre Effie Mallia OFM Cap, l’attuale ministro provinciale della Provincia Cappuccina Maltese, padre Bertrand Vella OFM Cap, padre Leonard Falzon OFM Cap, padre Bernard Mangion OFM Cap, padre Gino Ciangura OFM Cap, padre Vincent Buhagiar OFM Cap, padre Mario Borġ OFM Cap e me.
Ci siamo resi tutti conto dell’importanza e della necessità del seminario al quale avevamo partecipato insieme. Con l’andare del tempo, si spera che vengano organizzati altri seminari sulla cura di sé e la resilienza. Così, il servizio ospidaliero che diamo come frati cappuccini maltesi con gli ammalati, secondo il nostro carisma francescano cappuccino, avrà più qualità, sensibilità, dedicazione, coraggio e amore fraterno. Per aver cura di altri, occorre, costantemente, aver cura di sé. Tutto sommato, Edith Stein, la filosofa e monaca tedesca dell’Ordine delle Carmelitane Scazle, martorizzata nel campo di concentramento di Aushwitz il 9 agosto del 1942 e proclamata da San Giovanni Paolo II come santa e compatrona d’Europa nel 1998 e 1999, ha definito questa tematica benissimo: “Se vogliamo sapere cos’è l’essere umano, dobbiamo porci nel modo più vivo possibile nella situazione in cui facciamo esperienza dell’esistenza umana, vale a dire di ciò che noi sperimentiamo in noi stessi e di ciò che sperimentiamo nell’incontro con gli altri”.
di Fra Mario Attard