“Oggi più di ieri, ha senso celebrare il lavoro, perché è proprio dal lavoro che occorre ripartire. Tutti insieme”. È questo l’appello del presidente provinciale del MCL, Fortunato Romano, alla vigilia del 1° Maggio che, quest’anno, si celebrerà in emergenza Coronavirus. Consapevoli che “nulla sarà come prima”, come affermato nel messaggio dei vescovi Italiani, per tutti quei settori che sono andati in sofferenza e vivono l’incertezza del domani. Occorre cogliere questa nuova drammatica crisi come opportunità per ridisegnare le fondamenta di un sistema sociale ed economico incentrato sul valore del lavoro, della sua sicurezza, della dignità della persona. “A noi cattolici impegnati – continua il presidente, Fortunato Romano – specialmente sui temi del lavoro e dello sviluppo, corre l’obbligo di agire sommando ‘fatiche e competenze’ per tutelare tutti coloro che, in questo momento, stanno attraversando numerose difficoltà. Il Covid-19 sta spingendo i nostri territori a una crisi senza precedenti. Messina e la sua fragilissima economia – fatta di piccole imprese e commercianti resilienti – rischiano di essere travolti dal post Covid. Molte categorie di lavoratori sono ferme da più di due mesi, costrette a tenere le saracinesche abbassate con un danno incalcolabile che, legato alla mancanza di liquidità, cancellerà vite di impegno, di sacrificio e di lavoro. Ci attende una sfida epocale che possiamo superare solo se uniti, mettendo in campo misure che creino lavoro sicuro e dignitoso e favoriscano l’investimento. Il Governo e le Amministrazioni locali stanno fronteggiando l’emergenza con atti straordinari, ma la ricostruzione, o meglio la rigenerazione del territorio è un’azione corale sin dalla sua programmazione, che va ben oltre la tanta solidarietà che, in queste settimane, abbiamo osservato e attivato”.
Un richiamo forte al senso di responsabilità da parte delle istituzioni, delle forze sociali e produttive della Città, del Terzo settore, affinché si crei un’agenda di interventi che metta al centro il lavoro e getti le basi per creare soluzioni comuni di ripresa. Una ripartenza può avvenire se tutte le forze vitali attiveranno azioni mirate per impegnare risorse e idee a partire dalla sanità, dalla scuola e dalla famiglia, settori nei quali, in questi anni, si è disinvestito. Questo è il momento della collaborazione e del buon senso con una visione generale: non si può pensare di affrontare l’emergenza, né garantire la stabilità sociale e la ripresa, attraverso azioni personali o locali. “Ecco che il Movimento Cristiano Lavoratori – sottolinea Fortunato Romano – si rivolge alle forze sociali di Messina, all’imprenditoria e al mondo accademico, chiedendo un atto di disponibilità a pensare – insieme – il futuro di Messina e ad agire per mettere in campo una complessa opera di rilancio. A tutti, chiediamo di rendersi disponibili per costituire una task-force per Messina, per la sua ripresa, la sua rinascita”.