Il Comune di Messina insiste nella deportazione dei randagi. Inascoltate le alternative proposte dal M5S

Per l’ennesima volta, chiediamo all’Amministrazione di confrontarsi con il Consiglio comunale e le associazioni animaliste della Città, e di tenere in considerazione le proposte del M5S già avanzate a più riprese nei mesi scorsi e rimaste senza alcun riscontro”. Parole della consigliera comunale del M5S Cristina Cannistrà e del vicepresidente della IV Municipalità, Renato Coletta, che intervengono nuovamente sul tema dei canili cittadini dopo la pubblicazione dell’ennesimo bando comunale per l’affidamento del servizio di gestione. Si tratta del terzo avviso di gara pubblicato a stretto giro di posta dal Comune in seguito all’annullamento dei primi due bandi. “Così, come per rispetto ai precedenti – spiegano – sono stati fatti sicuramente dei passi in avanti, quantomeno per ciò che concerne la qualità del servizio e le modalità di affidamento, l’amministrazione ha perseguito sempre la stessa via della deportazione, assolutamente ingiusta e pericolosa, soprattutto. Permangono, tuttavia, le numerose criticità già esposte in passato, soprattutto in merito alla possibile ‘deportazione’ temporanea degli animali, con particolare riferimento a quelli i cani più anziani o malati. Inoltre, è assolutamente sconcertante, e la mancata applicazione delle misure preventive e alternative previste dalle normative regionali e nazionali che disciplinano il contenimento del randagismo.

Inoltre, ancora una volta, nonostante le promesse e le rassicurazioni, non sono state ascoltate le istanze dei tanti volontari che, da anni, accudiscono, si prendono cura degli amici a quattro zampe e che, da tempo, attendono vanamente di confrontarsi con l’Amministrazione, come del resto previsto dalla Legge 15 del 2000”, proseguono i consiglieri, che lo scorso aprile avevano presentato ufficialmente una serie di proposte alternative per affrontare il fenomeno del randagismo tenendo conto, innanzitutto, del benessere dei randagi cani e gatti. Fra queste: imporre all’Asp una campagna di sterilizzazione massiva la riattivazione delle sterilizzazioni da parte dell’Asp, un rifugio sanitario che funga anche da canile comunale, la realizzazione di creazione di un’oasi felina, specifiche campagne informative per incentivare le adozioni, nonché l’attuazione di specifici bandi che prevedano introdurre specifici incentivi per l’adozione. “Dobbiamo constatare, ancora una volta – concludono –, l’atteggiamento di totale ‘chiusura’ da parte dell’Amministrazione Giunta che si ostina ad andare avanti per la propria strada senza ascoltare le richieste e gli appelli del Consiglio e delle varie realtà territoriali”.