Dopo Autostrade la revoca della concessione al CAS. Il vice ministro Giancarlo Cancelleri deve passare dalle tante dichiarazioni ai fatti

Tutti contro il CAS dei primati, sei inchieste in sei anni, negli ultimi 20 anni una ecatombe di incidenti mortali, una disorganizzazione totale denunciata più volte dai sindacati dei lavoratori e anche dai sindacati della Polizia Stradale, che hanno lasciato sull’asfalto una vittima e un ferito grave. Il viceministro Cancelleri lo ha detto a chiare lettere “chiuderemo il CAS”, a lui chiediamo di passare con fredda determinazione dalle parole ai fatti. Il Ministero dei Trasporti dopo aver risolto il problema Autostrade deve chiudere il CAS, la Sicilia ha bisogno di strade sicure, la sicurezza prima di tutto. Bisogna avere il coraggio di verificare la reale situazione di una vera e propria emergenza siciliana, le Autostrade A18 e A20 sono state abbandonate all’incuria da oltre 20 anni e le 800 criticità contestate dal Ministero si sono aggravate negli anni, a discapito della sicurezza.

Il presidente di CittadinanzAttiva Sicilia ha dichiarato: “La Sicilia per ripartire ha bisogno di strade sicure, non vuole rivivere un’altra strage come il ponte Morandi, il Governo nazionale ha l’obbligo di intervenire con coraggio pure in Sicilia. Bisogna estirpare il bubbone CAS e iniziare la rinascita. Il CAS è un ente illegittimo creato contro lo Statuto Siciliano, perché la costruzione e il mantenimento delle grandi opere sono di competenza esclusiva dello Stato e non della Regione”. Al comitato spontaneo di protesta composto da CittadinanzAttiva – Comitato Territoriale ‘Autostrade Sicure’ di Messina e il Comitato spontaneo ‘A18 A20 Le Autostrade siciliane della Vergogna’ di quasi 15.000 aderenti si sono aggiunti: il consigliere del VI Quartiere, Mario Biancuzzo, con le 10.000 firme che chiedono l’abolizione del pedaggio ‘Ortoliuzzo-Messina’ e la Confconsumatori, altri sono in procinto di entrare.

Il responsabile di Confconsumatori, avv. Fulvio Capria, ha dichiarato:La gestione disastrosa del CAS, oltre a evidenziare una totale inefficienza e inadeguatezza di chi, nel tempo, ne ha avuto la gestione, ha evidenziato l’assoluta indifferenza del Consorzio per i diritti degli utenti, costretti al pagamento di un pedaggio al quale non fa riscontro un minimo livello di sicurezza e adeguatezza dei servizi. Non per nulla, il CAS si classifica ormai da annui all’ultimo posto nella relazione redatta annualmente dalla Direzione Generale di Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali”. Tutti contro il CAS, in particolare sui social, gli articoli apparsi sui giornali nazionali e locali e le varie inchieste che riguardano la frana di Letojanni – che attende lavori rapidi da quasi un lustro – e l’attuale problema delle file chilometriche nel tratto ‘Ortoliuzzo-Messina’, interessato dai lavori “fermi nei weekend”, partiti in ritardo e sospesi due volte, hanno acceso la piazza. In sintesi, al Governo nazionale il comitato chiede di accertare le ragioni delle ultra decennali criticità, organizzative e gestionali del Consorzio Autostrade Siciliane. Inoltre, di far valutare agli uffici competenti del Ministero dei Trasporti, con estrema urgenza, la verifica delle attuali condizioni di sicurezza delle due tratte “come fatto, in questi giorni, in Liguria” e dopo gli accertamenti togliere la concessione al CAS.