L’Ipotiroidismo

Con il termine ipotiroidismo si definisce una patologia caratterizzata da insufficiente sintesi e azione degli ormoni tiroidei, fondamentali per il corretto funzionamento di organi e tessuti periferici. Un malfunzionamento della ghiandola tiroidea ha un impatto negativo sulla qualità della vita. Ne parla la dottoressa Miriam Cellini, dell’Unità di Endocrinologia, Andrologia e Diabetologia di Humanitas, dei sintomi che possono far sospettare la presenza di ipotiroidismo e della terapia che lo specialista, una volta diagnosticata la patologia, può prescrivere al paziente.

Che cos’è l’ipotiroidismo?

L’ipotiroidismo è un malfunzionamento della tiroide che porta a una ridotta produzione di ormoni da parte della ghiandola e provoca un rallentamento dei processi fisiologici dell’organismo. Gli ormoni prodotti dalla tiroide hanno effetti sull’apparato cardiovascolare, sul ritmo del sonno, sul metabolismo basale e sui processi di accrescimento e sviluppo del sistema nervoso. Per tale motivo, è importante diagnosticare tempestivamente un mancato funzionamento della tiroide e affidarsi allo specialista per la terapia adeguata”.

Quali sono i sintomi dell’ipotiroidismo?

Non esiste un unico sintomo che può condurre a un sospetto di ipotiroidismo, ma una combinazione di più di essi. I sintomi dell’ipotiroidismo sono molto variabili e dipendono dall’età di insorgenza, dalla durata e dalla gravità della patologia. Tra questi, troviamo l’eccessiva stanchezza, l’intolleranza al freddo, la debolezza muscolare, l’aumento di peso, la difficoltà di concentrazione, la secchezza della cute, il gonfiore del volto. A questi, possono associarsi il rallentamento della frequenza cardiaca, la stipsi e le irregolarità del ciclo mestruale nella donna. La carenza di ormoni tiroidei può, inoltre, influire sul tono dell’umore favorendo la tendenza a sentirsi depressi”.

Quali sono le cause dell’ipotiroidismo?

L’ipotiroidismo può essere congenito, ovvero presentarsi fin dalla nascita, oppure acquisito in età pediatrica o adulta. Le cause più frequenti di ipotiroidismo acquisito sono la tiroidite autoimmune, la rimozione chirurgica della tiroide, la terapia con iodio radioattivo e infine l’utilizzo di alcuni farmaci quali per esempio l’amiodarone”.

Diagnosticare l’ipotiroidismo

Nel sospetto di un ipotiroidismo, la diagnosi può essere confermata con gli esami di funzionalità tiroidea, con il dosaggio di autoanticorpi specifici e con l’ecografia tiroidea. Soltanto il corretto e precoce inquadramento diagnostico e la valutazione dello specialista endocrinologo permettono di impostare la terapia specifica”.

Curare l’ipotiroidismo

Data la natura di questa patologia, non esistono forme specifiche di prevenzione. Un aiuto al funzionamento corretto della tiroide può arrivare dall’alimentazione con un corretto apporto di iodio, un oligoelemento contenuto principalmente nel sale iodato, nei crostacei e nel pesce. Il trattamento dell’ipotiroidismo prevede una terapia sostitutiva con levotiroxina. Tale terapia a dosaggio adeguato consente di compensare la disfunzione tiroidea con miglioramento dei relativi sintomi. La cura è adattata all’età del paziente e alla presenza di patologie concomitanti, e sarà lo specialista a valutarne il dosaggio adeguato. Molto spesso questa terapia va proseguita per tutta la vita, per questo è necessario eseguire controlli periodici con lo specialista per verificarne l’adeguatezza terapeutica”. (Humanitas.it)