Si è svolto, sabato 19, nello splendido scenario del Castello di Milazzo, l’incontro-convegno sul riuscitissimo progetto ‘Siso’, organizzato dall’indomito Carmelo Isgrò, colui che insieme a un amico, oggi scomparso, e il cui nomignolo era Siso, ha ripulito la carcassa di un capodoglio di 9 metri rimasto ucciso dall’eccesso di sostanze plastiche contenute all’interno del suo stomaco e delle vie aeree, del quale lo scheletro assemblato è oggi visibile ai visitatori. L’incontro, al quale hanno partecipato oltre che le autorità: Comune, Capitaneria di Porto e Guardia di Finanza, l’equipaggio di una nave della SeaShepard (organizzazione ambientalistico umanitaria che combatte il saccheggio dei mari), ha permesso ai numerosi partecipanti di conoscere l’amara realtà che attanaglia il nostro splendido mare. Sostanze inquinanti e pesca sconsiderata, con l’utilizzo di reti e attrezzi la cui regolamentazione viene ahimè spesso disattesa, sono i nemici con cui l’equipaggio della nave ambientalista, affiancati dalle forze dell’ordine, hanno dovuto confrontarsi.
Durante la campagna di questa estate, con il progetto ‘Siso’, oltre 70km di reti derivanti sono state rimosse e sequestrate nonché un innumerevole distesa di ‘caponare’ (coperture a base di foglie di palma che posizionate a pelo d’acqua e ancorate con della zavorra su fondali di oltre 100mt, offrono riparo ai pesci che vi stazionano sotto che poi vengono circuiti e tirati su con reti di accerchiamento). L’incontro, rivolto a tutti i cittadini, tende a sensibilizzare, con l’ausilio di un percorso ricco di testimonianze audiovisive, l’importanza del trasmettere agli altri, specialmente ai più giovani, l’importanza di tutto ciò che combatta ed eviti l’inquinamento ed il consumo indiscriminato di pesce che è sempre abbondantemente superiore al fabbisogno pro capite.
di Lillo Centorrino