Le temperature anomale e le ripetute giornate di sole di questo febbraio anomalo hanno risvegliato, in anticipo di almeno un mese, le api italiane. Ingannate dalla finta primavera ora rischiano la vita con il ritorno del freddo. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti di un inverno troppo caldo. Le basse temperature di questi giorni possono gelare i fiori e far morire parte degli insetti. Anche perché – fa sapere la Coldiretti – una singola ape, mediamente, visita 7 mila fiori al giorno e ne servono 4 milioni per produrre 1 chilogrammo di miele. Un pericolo grave per la biodiversità, considerato che questi insetti sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori.
Tre colture alimentari su 4 dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri e i meloni. Tutto questo avviene dopo una delle peggiori annate con la produzione nazionale dimezzata, attestandosi a 12 milioni di chili del 2019, mentre le importazioni sono state di 25 milioni di chili. Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, la Coldiretti consiglia di verificare con attenzione l’origine in etichetta. (Ansa)