“Il Covid-19 è una situazione emergenziale inedita e mondiale, ma non vogliamo, né possiamo ignorare che i territori montani siciliani erano già in emergenza. Le Zone Franche Montane erano e sono per la Sicilia un’emergenza oltre l’emergenza nazionale”. Lo scrivono il Comitato Promotore per l’Istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia e i sindaci di 132 Comuni siciliani, chiedendo al Parlamento italiano di esitare, nel più breve tempo possibile, la Legge Voto istitutiva delle ZFM “prima che sia troppo tardi per salvare dal baratro le comunità montane siciliane”. Il progetto legislativo inviato a Roma dal presidente dell’Ars è in attesa di essere incardinato per la discussione dai presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Prevede agevolazioni fiscali (c.d. fiscalità di sviluppo) – sottolineano Comitato e sindaci – ed è indispensabile per riavviare le condizioni economiche nelle zone montane della Sicilia. “Confidiamo nell’operato del Parlamento – continua Vincenzo Lapunzina, coordinatore del Comitato – siamo certi che la proposta di Legge verrà tenuta nella dovuta considerazione viste le precarie situazioni in cui versa la nostra terra”.
La proposta di Legge – presentata di concerto con le 132 Amministrazioni Comunali e con le principali organizzazioni di categoria (datoriali e sindacali) – è già stata esitata positivamente dall’Assemblea Regionale Siciliana, con l’emanazione di una Legge Obiettivo, “in materia, la prima Legge di prospettiva nella storia della Regione Siciliana. Per l’applicazione concreta, siamo in attesa del via libera da parte del Parlamento”, conclude Lapunzina.