Con le misure di blocco di produttività, spostamenti e servizi, attivati in molte parti del mondo a causa della pandemia Covid-19, la qualità dell’aria è migliorata, in alcuni luoghi in modo significativo, anche se l’esempio della Cina induce a riflettere e a pensare che questi miglioramenti saranno, probabilmente, solo temporanei. Le serrate severe e forzate in Spagna e in India hanno prodotto i cali più visibili nei livelli di NO₂, in aprile, rispetto al 2019, con miglioramenti della qualità dell’aria rilevabili anche nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Francia, in Spagna e in Messico. NO₂ è un gas emesso, principalmente, dai veicoli a motore e dalle fabbriche ed è, quindi, un buon indicatore dell’attività umana, al di fuori delle mura domestiche. La differenza più sorprendente è stata osservata nella Capitale indiana di Nuova Delhi, normalmente una delle Città più inquinate della Terra. Poiché una grossa fetta dell’inquinamento di Nuova Delhi proviene da un traffico caotico e incessante, i livelli di NO₂ sono scesi in modo più che impressionante dopo il lookdown nella City. L’inquinamento dell’aria, che è più comunemente misurato dalla concentrazione di PM2,5 (particelle con un diametro di 2,5 μm o meno), è costituito – come è noto – da una combinazione di molti fattori, alcuni di origine naturale, come: le eruzioni vulcaniche, le polveri aerodiffuse, le emissioni di composti organici volatili di diversa provenienza, solo per citarne alcuni, altri di origine antropiche come l’utilizzo di combustibili fossili per produrre elettricità, l’utilizzo di solventi nell’industria chimica, i diversi processi industriali, i trattamenti nell’agricoltura e altro ancora.
Importante sottolineare che l’inquinamento atmosferico, da ozono, benzopirene, inquinante cancerogeno molto diffuso in Europa, biossido di azoto, particolato, considerati gli ammorbanti più importanti che stanno danneggiando la salute umana e gli ecosistemi, non è più un problema locale, ma coinvolge tutto l’emisfero. Le politiche dell’Unione Europea mirano alla responsabilizzazione dei comportamenti di tutti al fine di elevare i livelli di qualità dell’aria per evitare rischi e danni irreversibili per la salute umana e l’ambiente. Anche l’AEA – centro dati dell’Unione Europea sull’inquinamento atmosferico – opera nel settore e valuta le politiche dell’UE in materia di inquinamento, perseguendo e monitorando strategie finalizzate a migliorare la qualità dell’aria in tutta Europa. A Wuhan, dove il Coronavirus ha avuto origine e la pandemia è nella Fase 2, successiva a quella che ha fatto contare moltissimi contagi e morti, la vita ha iniziato a riaprirsi gradualmente in aprile, un fatto che è ben visibile dai livelli di NO₂ che salgono di nuovo fino ai livelli del 2019.
di Sergio Lanfranchi