Istituto Tutela Produttori Italiani, cura per clienti e addetti – Un Codice Etico per il Made in Italy e la sostenibilità

L’Istituto Tutela Produttori Italiani si occupa di tutelare, valorizzare e promuovere le imprese che producono interamente in Italia. Questo viene fatto attraverso due colonne portanti. Da una parte con la certificazione del prodotto sia 100% made in Italy e il Codice Etico, dall’altra attraverso una serie di iniziative volte a fare matching sull’estero, così da aiutare le nostre imprese a trovare clienti fuori dai confini nazionali”. A spiegare di cosa si occupa l’Istituto Tutela Produttori Italiani di Fermo, è il direttore, Nazzareno Vita, che si sofferma, in particolare, sull’importanza del Codice Etico: “Per ottenerlo – dice il direttore –, bisogna, innanzitutto, produrre interamente in Italia, che è il primo requisito, a cui se ne aggiungono altri tre, che sono: massima tutela del consumatore, tutele assolute per addetti e collaboratori, massimo rispetto per l’ambiente, inteso, quindi, come prodotto finale eco-sostenibile”. “Il nostro Istituto – aggiunge Vita – ha deciso di introdurre il marchio del Codice Etico per superare la giungla di codici etici che abbiamo in Italia, dove qualsiasi azienda di fatto ha realizzato il proprio, ma senza un preciso disciplinare da seguire e senza alcuna garanzia per il consumatore finale”. “Proprio per evitare di mandare in confusione il consumatore – spiega ancora il direttore –, occorre essere chiari e trasparenti ed è per questo che da sempre sosteniamo che il Codice Etico per le aziende che producono in Italia deve essere uguale per tutti; questo è essenziale non solo per il consumatore, ma anche per il sistema produttivo”. Sui tempi e modalità di rilascio, Vita sottolinea che “l’intera certificazione e il Codice Etico necessitano al massimo di un paio di mesi di lavoro, in questo arco di tempo – spiega –,è prevista anche una visita ispettiva, perché vogliamo accertare che ciò che viene dichiarato dalle aziende corrisponda a verità, nonostante le imprese siano obbligate a presentare tutta la documentazione necessaria”. Il direttore, infine, ricorda, che l’Istituto Tutela Produttori Italiani ha oltre 20 mila partner commerciali sparsi per il mondo. (ANSA)