Il quesito di partenza riguarda la possibilità di tornare a viaggiare su aerei civili a velocità supersonica. A questa domanda, hanno cercato di rispondere centri di ricerca, università e imprese, impegnate, nel contempo, nello studio di un sistema di aviazione civile più veloce e sicuro, ma anche più ecologico. Il progetto internazionale MOREandLESS – MDO and REgulations for Low-boom and Environmentally Sustainable Supersonic aviation, finanziato con fondi europei nell’ambito del programma H2020 e coordinato dalla professoressa Nicole Viola, docente di Impianti e sistemi aerospaziali del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale – DIMEAS al Politecnico di Torino, si propone di contribuire alla definizione, in ambito europeo e all’interno della più ampia comunità internazionale, di standard per la realizzazione di voli supersonici sicuri che rispettino l’ambiente, ad esempio per quanto riguarda le emissioni di gas serra e il rumore. L’analisi multidisciplinare, portata avanti durante il progetto, terrà conto di elementi di aerodinamica, propulsione, emissioni di inquinanti, gas serra, rumore e scienze del clima, al fine di proporre delle linee guida per l’Unione Europea e la comunità internazionale, rappresentata nel progetto da due aziende americane (Boom Technology e Boeing).
L’impatto ambientale – prodotto dall’aviazione ad alta quota – è quello legato alla produzione di anidride carbonica (diossido di carbonio – CO2), a bassa quota, invece, i maggiori responsabili dell’inquinamento sono gli ossidi di azoto, il cui effetto sull’ambiente si aggiunge a quello sul rumore. In sintesi, gli aeromobili possono condizionare l’atmosfera, la qualità della vita delle popolazioni che vivono nelle vicinanze degli aeroporti e il patrimonio naturale. Secondo i dati pubblicati dall’ENAC, le emissioni di anidride carbonica prodotte dal trasporto aereo rappresentano circa il 3% delle emissioni globali di CO2 prodotte dalle attività umane; è stato calcolato che per ogni kg di carburante consumato da un motore a getto, vengono immessi in atmosfera 3,16 kg di CO2. MOREandLESS creerà un dialogo con gli enti regolatori dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, facendo partire lo studio da modelli di velivoli supersonici a basso impatto ambientale in corso di sviluppo in Europa (come per esempio il progetto Stratofly, condotto sempre dalla professoressa Viola nell’ambito del programma H2020). Verranno testati nuovi tipi di combustibili come biofuel e idrogeno liquido. Nuove generazioni di studenti, scienziati, ingegneri verranno coinvolte nel progetto, contribuendo in questo modo a formare persone capaci di gestire il futuro sviluppo di un’aviazione supersonica che rispetti l’ambiente.
Il progetto contribuirà a mantenere un alto livello di protezione ambientale nello sviluppo dell’aviazione civile supersonica, pari a quello della futura aviazione subsonica, in termini di cambiamento climatico, qualità dell’aria e rumore. MOREandLESS riunisce le competenze di Università, Centri di Ricerca, industrie, Piccole e Medie Imprese, associazioni, per ideare standard e misure utili agli enti regolatori, ai decisori politici e alle aziende del settore dell’aviazione civile. “Stiamo attraversando un momento storico per l’aviazione e per molti altri settori dell’ingegneria, che dovranno, nei prossimi anni, affrontare una difficile transizione ecologica per poter raggiungere gli obiettivi previsti dal Green Deal in Europa – commenta la professoressa Nicole Viola –. In questo ambito, si inserisce il progetto H2020 MORELESS, che ho l’onore di coordinare. Il progetto si pone l’ambizioso obiettivo di collaborare alla definizione di nuovi standard per un’aviazione civile supersonica a basso impatto ambientale, attraverso un approccio olistico che include una rigorosa modellazione matematica e attività sperimentali di frontiera”. I 15 soggetti che partecipano al progetto sono: Politecnico di Torino, Boom Technology e The Boeing Company (Stati Uniti), Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, Centre National de la Recherche Scientifiqueed ENVISA SAS (Francia), Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt e Technische Universität Hamburg- TUHH (Germania), Institut Franco-Allemand De Recherches de Saint Louis-ISL (Francia-Germania), ECATS International Association AISBL e Institut Von Karman de Dynamique des Fluides (Belgio), Fundación de Ingeniería Civil de Galicia (Spagna), Institutul National De Cercetare-Dezvoltare Aerospatiala ‘Elie Carafoli’ (Romania), Lunds Universitet-LUND (Svezia), Delft University of Technology-TU Delft (Olanda).
di Sergio Lanfranchi