Il Daintree australiano, la foresta pluviale tropicale più antica del mondo, è stato restituito ai suoi custodi aborigeni con un accordo storico. Il sito del patrimonio mondiale dell’Unesco ha oltre 180 milioni di anni ed è stato la dimora di generazioni di aborigeni. Il popolo orientale di Kuku Yalanji gestirà il parco nazionale con il Governo dello Stato del Queensland, spiegano i media internazionali. L’accordo include anche altri parchi nazionali del Queensland per un’area complessiva di oltre 160.000 ettari. Nel restituire la proprietà formale al popolo Kuku Yalanji orientale, il Governo del Queensland ha riconosciuto “una delle culture viventi più antiche del mondo”. “Questo accordo riconosce il loro diritto di possedere e gestire il loro Paese, di proteggere la loro cultura e di condividerla con i visitatori, mentre diventano leader nel settore del turismo”, ha affermato il ministro dell’Ambiente, Meaghan Scanlon. L’intesa è stata raggiunta dopo quattro anni di negoziati. La regione di Daintree è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1988, a seguito di una campagna a Canberra per respingere il disboscamento approvato dall’allora Governo. Per l’Unesco, è un sito ‘importantissimo’ di biodiversità, con oltre 3.000 specie di piante, 107 mammiferi, 368 specie di uccelli e 113 di rettili. L’area è anche il più grande tratto di terra in Australia che ha continuato a persistere come foresta pluviale. (ANSA)