La Chiesa della Madonna della Vittoria non è una chiesa qualunque. È la prima Chiesa di La Valletta. La sua storia racconta la storia della nostra Isola e il suo destino è una questione di coscienza nazionale. Fu Jean Parisot de Valette, gran maestro del sovrano militare e Ordine Ospedaliero di San Giovanni, che, in ringraziamento per la sua vittoria sugli invasori ottomani nel 1565, ordinò che una chiesa fosse il primo edificio di La Valletta, la nuova Città fortezza. La dedicò alla Natività della Beata Vergine Maria e la tradizione vuole che la prima pietra della Valletta si trovi nelle vicinanze. Nel 1568, dopo la sua morte, fu destinata a diventare il suo luogo di sosta fino al 1579, quando per ordine dei suoi successori le sue spoglie furono trasferite nella nuova Cattedrale di San Giovanni.
I Cavalieri di Malta continuarono a conferire importanza alla chiesa dotandola di opere d’arte e facendola diventare Chiesa parrocchiale dell’Ordine nel 1617. Estesa dal Gran Maestro Perellos y Roccafull nel 1699, fu nuovamente ampliata nel 1752 durante il regno del Grand Maestro Pinto de Fonseca e impreziosita dalla facciata barocca che vediamo oggi. Nel 1837, la chiesa divenne la chiesa della guarnigione per i Royal Malta Fencibles, e, in seguito anche per la Royal Malta Artillery. Amorevolmente conosciuta dai maltesi come Tal-Vitorja, questa chiesa è chiamata La Nostra Signora della Vittoria o Vittorie. Appunto per commemorare due grandi episodi vittoriosi nella storia maltese: la revoca del Grande Assedio alla vigilia dell’8 settembre 1565 e la capitolazione della flotta italiana alle forze alleate nello stesso giorno del 1943. L’8 settembre è anche la festa della Natività della Vergine e un giorno di festa pubblica nelle Isole maltesi.
La chiesa è, quindi, di un immenso significato religioso e storico e contiene numerosi tesori artistici. I più magnifici sono i dipinti a volta commissionati dal Gran Maestro Perellos, che nel 1716 assegnò il lavoro all’artista maltese Alessio Erardi (1671-1727). Lo schema monumentale di dipinti raffigura episodi della vita della Beata Vergine e costituisce un raro esempio di arte barocca maltese. Eppure, nonostante la sua importanza, la prima Chiesa di La Valletta ha un disperato bisogno di aiuto. Nel corso dei secoli, l’edificio e le sue pitture hanno sofferto trascuratezza e danni dovuti a infiltrazioni d’acqua, sporcizia e restauri inadeguati. Il soffitto fu scosso gravemente dall’esplosione della miniera che distrusse la vicina Casa dell’Opera nel 1942 e l’eredità di Erardi era quasi persa. Attraverso gli sforzi del Valletta Rehabilitation Project e Din l-Art Ħelwa, un’organizzazione non governativa volontaria fondata nel 1965 e senza scopo di lucro, la muratura e il tetto esterni sono stati resi sicuri e la conservazione delle volte dell’Erardi è state contratte con il Courtauld Institute of Art, il cui intervento esperto ha salvato due degli otto segmenti dell’Erardi tra il 2004 e il 2008.
L’8 settembre 2011 la Chiesa di Nostra Signora della Vittoria e il suo annesso sono state entrambe affidate a Din l-Art Ħelwa dal Governo di Malta. Din l-Art Ħelwa, che ha salvato numerosi siti storici attraverso il restauro, richiede sostanziali finanziamenti per ripristinare la chiesa e renderla più accessibile insieme con i suoi numerosi tesori. I compiti a portata di mano richiedono un’attenta applicazione di conservazione professionale della chiesa. I fondi consentono a Din l-Art Ħelwa di compiere questi obiettivi: Il Primo completare la conservazione dei dipinti importanti a volta. Il secondo, ripristinare i muri perimetrali del piano terra e scoprire le mura. Il terzo, dotare la cripta storica di un accesso dignitoso. Il quarto, reintegrare l’organo del XVIII secolo. Il quinto, trattare e ripristinare la lavorazione del coro e della sagrestia, i monumenti, gli altari e le numerose opere d’arte, e organizzare la loro presentazione. Il sesto, costruire una rampa di accessibilità esterna. Il settimo, creare segnaletica e programmi didattici per interpretare la storia della chiesa, la sua arte e il suo restauro e anche creare un sito web.La conservazione dei dipinti della volta sarà effettuata dal Courauld Institute of Art di Londra, che è un istituto di eccellenza mondiale nell’insegnamento di arte, storia e conservazione. Gli studenti che seguono un master in Conservazione delle superfici architettoniche decorative presso il Dipartimento del patrimonio costruito dell’Università di Malta parteciperanno a questo progetto di conservazione sotto la supervisione congiunta di Courauld e del Dipartimento.
di Fra Mario Attard