La carriera di Parmitano, come astronauta, è cominciata nel 2009. Il suo primo viaggio nello spazio è stato il 28 maggio 2013, sempre nella Stazione Spaziale Internazionale. Oggi, dalla plancia di comando della “International Space Station”, continua la sua avventura nello spazio con crescente passione al servizio dell’umanità. Da quando Luca Parmitano ha iniziato la missione Beyond, la seconda per l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e colonnello dell’Aeronautica Militare a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), non ha smesso di regalare emozioni a tutto il mondo. Nato a Paternò, in Provincia di Catania, AstroLuca si trova oggi a circa 400 chilometri di quota sulla Stazione Spaziale Internazionale, dopo la partenza di sabato 20 luglio, alle ore 18.28 (ora italiana 16.28 GMT), dal cosmodromo di Baikonur in compagnia dell’astronauta NASA Drew Morgan e del comandante Alexander Skvortsov di Roscosmos.
Dopo il volo di sei ore e con quattro orbite a bordo della navicella Soyuz MS-13, Luca ha iniziato a regalare immagini spettacolari della Terra e della Sicilia. Per rendere omaggio alla sua Isola e agli amici siciliani – così come ha affermato – Parmitano ha esposto, con orgoglio, un gagliardetto con i colori della bandiera siciliana che gli era stato regalato dalla Regione Siciliana. La missione denominata Beyond, della durata totale di sei mesi, consentirà all’astronauta italiano di svolgere molte attività sulla ISS, comprese quelle di manutenzione. Nei suoi 202 giorni di missione, l’astronauta sarà impegnato in oltre 250 esperimenti in numerosi campi della scienza, dalla neurofisiologia alla biologia, dalle scienze dei materiali alla fisica dei fluidi, dalle ricerche ambientali agli studi sulle interazioni uomo-robot.
Tra questi, l’esperimento Analog-1 che controllerà dalla ISS un rover robotico che si trova su un’area desertica dell’Isola di Lanzarote, per dimostrare la possibilità di comandare tecnologie da remoto quando l’uomo esplorerà habitat ostili, come quello lunare e quello relativo l’Ams, o Alpha Magnetic Spectometer, una macchina che da sei anni lavora con lo scopo di cercare tracce di antimateria e materia oscura. Un lavoro impegnativo che necessita di alcuni interventi di manutenzione che spetterà proprio a Parmitano effettuare. “Sarebbe importante sfruttarlo ancora, per questo, parte della mia missione consisterà in una serie di interventi manutentivi per migliorare l’hardware dello strumento. È un’operazione non prevista in origine e complessa, da effettuare durante un’attività extraveicolare”. Cinque sono le EVA (Extravehicular activity) in programma per rimettere in sesto Ams nello Spazio. Nella seconda parte della missione, avrà il ruolo di comandante della ISS e di “facilitatore”. Parmitano, infatti, dovrà adoperarsi affinché gli astronauti a bordo, tra le persone più esperte e addestrate al mondo, possano tirar fuori il meglio delle proprie capacità per il successo della spedizione.
di Sergio Lanfranchi