Sabato 31 agosto è morto, all’età di 87 anni, John Formosa, l’ex vice superiore generale della Società della Dottrina Christiana, Museum. Il sup. John fu l’ultimo che visse con San Giorgio Preca, il fondatore della Società. John Formosa nacque a Vittoriosa nel dicembre 1931, ma ha vissuto la sua vita per lo più a Gzira. Nel 1949, entrò a far parte della Museum. Per il suo carisma religioso e fervore, fu scelto per essere il segretario generale della società negli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso. Alla morte di San Giorgio Preca, o Dun Ġorġ, il sup. John iniziò a pubblicare una rivista regolare sul fondatore scrivendo sulla sua vita e trattando diversi soggetti religiosi dalle note voluminose che aveva preso durante i lunghi anni nei quali aveva agito come assistente della Società.
John Formosa era un uomo dedito a Dio. Questa fu la sua unica missione nella vita. Lo conobbi nella mia infanzia come membro della Società di Dottrina Cristiana. Fisicamente era un uomo grande e noi, da ragazzini, eravamo intimiditi dalla sua grande presenza. Ma il sup. John aveva un cuore assai umile e mite tanto che era sempre accogliente con quel sorriso celeste pronto sul suo viso gentile. Un uomo gigante di statura, ma gentilissimo come un bambino. Il sup. John poteva leggere e parlare in diverse lingue. La sua intelligenza brillava nella parola scritta. Poteva scrivere con grande facilità su diversi argomenti, ma soprattutto in maltese su quei temi religiosi su cui poteva concentrare la sua acuta intelligenza, un’ampia ricerca, una memoria molto netta, ma soprattutto condotto dal suo amore abbondante per Dio.
Per diversi anni, nei suoi giorni più giovani, fu una sorta di assistente per Dun Ġorġ Preca. John fu sempre al suo fianco fin dalla tenera età prendendo appunti e bevendo dalla fonte della spiritualità di quel magnifico santo e preparatissimo sacerdote. Rimase con Dun Ġorġ in quella capacità fino alla morte di quest’ultimo, che avvenne il 26 luglio 1962. Nel corso degli anni, il sup. John lavorò duro e sodo per vedere Dun Ġorġ Preca canonizzato santo. Fu anche lui presente, con molti altri maltesi, in Piazza San Pietro quando Papa Benedetto XVI, nel 3 giugno 2007, dichiarò Dun Ġorġ santo per la gioia di tutti i maltesi e gozitani. Il nostro attuale arcivescovo mons. Charles J. Scicluna, allora monsignore presso la Congregazione della Dottrina della Fede in vaticano, fu decisamente strumentale nel concludere con ampio successo il lungo processo legato alla definitiva proclamazione della santità di San Giorgio Preca da parte della Chiesa gerarcica.
Parlando ai membri della Società Della Dottrina Christiana, Museum, il 9 maggio 2001, alla sede della Società a Ħamrun, il Papa San Giovanni Paolo II disse così: “Il vostro fondatore era particolarmente devoto alle parole: Verbum Dei caro factum est, basate sul Prologo del Vangelo di San Giovanni: ‘Il Verbo si fece carne’ (1, 14). In ciò, infatti, risiede il fondamento della vostra vocazione e del vostro apostolato. In un certo senso il Verbo Divino si incarna continuamente nel suo Corpo Mistico, la Chiesa. Dovete aiutarlo in questo facendo per gli altri quanto Don Giorgio ha fatto per voi. Dovete piantare il seme della Parola di Dio nel cuore delle persone affinché Cristo viva in loro! Dovete insegnare a tutti, bambini, giovani e adulti, a contemplare il volto di Cristo, a vedere il Signore (cfr Novo millennio ineunte, n. 16), cosicché la luce della gloria di Dio, che rifulge sul volto di Gesù, possa risplendere anche sui loro volti. Questo radicarsi della Chiesa nel tempo e nello spazio riflette il movimento stesso dell’Incarnazione! (ibidem n. 3). Mentre continuate questa missione sacra, le parole del vostro Fondatore riecheggino incessantemente nel vostro cuore: Museum – Magister, utinam sequatur Evangelium universus mundus! Maestro, fa’ che il mondo intero segua il Vangelo” (nro. 5). Il sup. John Formosa fu sicuramente un testimone fedele di queste parole profonde dal Cuore di Gesù pronunciate dal Santo Pontefice Polacco. Che il Signore corona John Formosa con la gloria eterna a Gerusalemme Celeste! Amen!
di Fra Mario Attard