Il 5 ottobre la liturgia ci ricorda, con grandissima gioia, Santa Faustina Kowalska. Questa santa polacca aveva un grandissimo compito da compiere nella sua breve vita: quello di far conoscere al mondo intero il messaggio di Misericordia affidato a lei da Gesù in persona. Nelle stesse parole di Gesù, Faustina ebbe il compito di essere la segretaria della sua misericordia. Nel suo Diario, la santa polacca scrive le parole di Nostro Signore con i quali Gesù la affidò nelle sue piccole mani questa grandissima e responsabile missione. “Segretaria della Mia Misericordia, scrivi, parla alle anime di questa Mia grande Misericordia, poiché è vicino il giorno terribile, il giorno della Mia giustizia” (Diario, p. 236). A Santa Faustina, Gesù lasciò questi importantissimi aspetti sulla sua Divina Misericordia da condividere con noi, peccatori.
Primo: “Desidero che la Festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno, sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. L’anima che si accosta alla confessione e alla santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno, sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto” (Diario, p. 178).
Secondo: “L’umanità non troverà pace finché non si rivolgerà alla sorgente della Mia Misericordia” (Diario, p. 179). Terzo: “Che conosca tutta l’umanità la Mia insondabile Misericordia” (Diario, p. 209). Quarto: “Chi non vuole passare attraverso la porta della Misericordia, deve passare attraverso la porta della Mia giustizia…” (Diario, p. 266). Quinto: “E anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione. Concedo loro l’ultima tavola di salvezza, cioè la festa della Mia Misericordia. Se non adoreranno la Mia Misericordia, periranno per sempre”(Diario. p. 236). Sesto: “Il Mio Cuore è stracolmo di tanta Misericordia per le anime e soprattutto per i poveri peccatori. Oh! se riuscissero a capire che Io sono per loro il migliore dei Padri; che per loro è scaturito dal Mio Cuore Sangue ed Acqua, come da una sorgente strapiena di Misericordia” (Diario, p. 101). Settimo: “Tali raggi riparano le anime dallo sdegno del Padre Mio. Beato colui che vivrà alla loro ombra, poiché non lo colpirà la giusta mano di Dio. Desidero che la prima domenica dopo la Pasqua sia la Festa della Misericordia” (Diario, p. 84). Ottavo: “Figlia Mia, scrivi che quanto più grande è la miseria, tanto maggiore è il diritto che ha alla Mia Misericordia, ed esorta tutte le anime alla fiducia nell’insondabile abisso della Mia Misericordia, poiché desidero salvarle tutte” (Diario, p. 272). Nono: “Più è grande il peccatore, tanto maggiori sono i diritti che ha alla Mia Misericordia. Chi confida nella Mia Misericordia non perirà, poiché tutti i suoi problemi sono Miei ed i nemici s’infrangeranno ai piedi del Mio sgabello” (Diario, p. 183).
Decimo: “I più grandi peccatori pongano la loro speranza nella Mia Misericordia. Essi prima degli altri hanno diritto alla fiducia nell’abisso della Mia Misericordia. Figlia Mia, scrivi sulla Mia Misericordia per le anime sofferenti. Mi procurano una grande gioia le anime che si appellano alla Mia Misericordia. A queste anime concedo grazie più di quante ne chiedono. Anche se qualcuno è stato il più grande peccatore, non lo posso punire Se esso si appella alla Mia pietà, ma lo giustifico nella Mia insondabile ed impenetrabile Misericordia” (Diario, p. 266). Undicesimo: “Desidero concedere la remissione totale, alle anime che si accostano alla confessione ed alla santa Comunione nel giorno della festa della Mia Misericordia” (Diario, p. 260). Dodicesimo: “Desidero fiducia dalle Mie creature. Esorta le anime ad una grande fiducia nella Mia insondabile Misericordia. L’anima debole, peccatrice, non abbia timore di accostarsi a Me, e anche se avesse più peccati di quanti granelli di sabbia ci sono sulla terra, tutto sprofonderà nell’abisso della Mia Misericordia” (Diario, p. 252). Tredicesimo: “Esigo il culto della Mia Misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all’immagine che è stata dipinta. Per mezzo di questa immagine concederò molte grazie alle anime, essa deve ricordare le esigenze della Mia Misericordia, poiché anche la fede più forte, non serve a nulla senza le opere” (Diario, p. 186).
Quattordicesimo: “Figlia Mia, dì che sono l’amore e la Misericordia in persona. Quando un’anima si avvicina a Me con fiducia, la riempio di una tale quantità di grazia, che essa non può contenerla in sé e la irradia sulle altre anime” (Diario, p. 255). Quindicesimo: “Porgo agli uomini il recipiente, col quale debbono venire ad attingere le grazie alla sorgente della Misericordia. Il recipiente è quest’immagine con la scritta: Gesù, confido in Te” (Diario, p. 90). Sedicesimo: “Prometto che l’anima, che venererà quest’immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come Mia propria gloria” (Diario, p. 13). Diciassettesimo: “Le anime che diffondono il culto della Mia Misericordia, le proteggo per tutta la vita, come una tenera madre protegge il suo bimbo ancora lattante e nell’ora della morte non sarò per loro Giudice, ma Salvatore misericordioso. In quell’ultima ora, l’anima non ha nulla in sua difesa, all’infuori della Mia Misericordia. Felice l’anima che durante la vita si è immersa nella sorgente della Misericordia, poiché la giustizia non la raggiungerà” (Diario, p. 255).
Per questo splendido messaggio e per questa divina missione, Faustina pagò un carissimo prezzo. Infatti, essa patì tantissimo. Mal capita e malvagiamente giudicata all’estremo Ella continua ad amare, pazientemente, le sue consorelle con una misericordia incredibile. Faustina ebbe un grandissimo cuore anche verso il prossimo sofferente fino alla fine. Ecco la grande santità che emerge da questa donna straordinaria perché fu umile, fedele e assai misericordiosa: “Provo un dolore tremendo, quando osservo le sofferenze del prossimo. Tutti i dolori del prossimo si ripercuotono sul mio cuore; porto nel mio cuore le loro angosce, in modo tale che mi annientano anche fisicamente. Desidererei che tutti i dolori ricadessero su di me, per portare sollievo al prossimo” (Diario, pp. 248-249).
Con San Giovanni Paolo II facciamo anche noi, nostra, questa bellissima preghiera a Santa Faustina: “E tu, Faustina, dono di Dio al nostro tempo, dono della terra di Polonia a tutta la Chiesa, ottienici di percepire la profondità della divina misericordia, aiutaci a farne esperienza viva e a testimoniarla ai fratelli. Il tuo messaggio di luce e di speranza si diffonda in tutto il mondo, spinga alla conversione i peccatori, sopisca le rivalità e gli odi, apra gli uomini e le nazioni alla pratica della fraternità. Noi, oggi, fissando lo sguardo con te sul volto di Cristo risorto, facciamo nostra la tua preghiera di fiducioso abbandono e diciamo con ferma speranza: Gesù, confido in Te!”.
di Fra Mario Attard