Il fenomeno della Fata Morgana, un prodigio ottico che si può osservare in particolari condizioni atmosferiche, si verifica nello Stretto di Messina e nell’isola di Favignana. Chi guarda verso la Calabria vede la città di Messina come sospesa sulle acque dello stretto, viceversa chi dall’altra sponda guarda verso Messina, vede sospesa, per una illusione ottica, la città di Reggio. Sul fenomeno, dovuto alla distribuzione dell’indice di rifrazione della luce del sole nell’aria, che si ripete ancora oggi nei giorni caldi e limpidi d’estate, è nata, fin dai tempi antichi, una leggenda che narra di una bella fanciulla chiamata Morgana che giunse in Sicilia più di mille anni fa a bordo di un vascello. Dopo avere lasciato il fratello Artù ai piedi del vulcano Etna, la fanciulla si stabilì nella striscia di terra fra l’Etna e la città di Messina dove i marinai avevano paura di transitare per le forti tempeste.
Racconta la leggenda che, di tanto in tanto, Morgana esce dall’acqua con un cocchio tirato da sette cavalli e si diverte a buttare nell’acqua tre sassi e a tracciare segni nel cielo. Il mare, così, si gonfia e diventa un cristallo. Su esso, come per incanto, si riflettono immagini fantastiche di case, auto, uomini, palazzi, di una città irreale che si modifica e svanisce in brevissimo tempo. Il miraggio inganna i naviganti che credono di approdare nella città di Messina o di Reggio, mentre in realtà naufragano nelle braccia della bella Morgana.
di Domenica Timpano