“È un giorno triste per tutti coloro che conoscevano e amavano mio padre, ed è una triste perdita per tutte le persone di tutto il mondo che hanno apprezzato le sue meravigliose capacità di attore”. Così, ha detto commosso il figlio Jason dopo la morte del padre Sean Connery. Malato da tempo, conduceva una vita tranquilla alle Bahamas assistito dai suoi familiari. Anni fa, voci indiscrete avevano sparso la notizia che soffrisse di Alzheimer, prontamente smentita dalla sua addetta stampa. La morte lo ha colto nel sonno, in modo tranquillo all’età di 90 anni. Ci piace ricordare la bravura di un attore che ha conquistato generazioni di spettatori. I suoi film esercitavano un fascino irresistibile. Indimenticabile la sua interpretazione nel film Il nome della rosa, tratto dal romanzo di Umberto Eco, dove rivestiva il ruolo dell’enigmatico monaco Guglielmo da Baskerville, e la bravura dimostrata nei film della serie dell’agente segreto britannico 007, James Bond, protagonista dei romanzi di Ian Fleming. Moltissimi i film da lui interpretati e i riconoscimenti ricevuti per versatilità e carisma. Dal film Marnie, di Alfred Hitchcock, ai più recenti, come Scoprendo Forrester che lo consacrarono anche come attore drammatico. Attore e produttore cinematografico britannico, ha vinto anche un premio Oscar, come migliore interprete non protagonista, nel film Gliintoccabili, tre Golden Globe, quello alla carriera e due premi BAFTA, di cui uno per la indimenticabile interpretazione nel film di Umberto Eco. Connery è morto il 31 ottobre 2020. La moglie, Micheline Roquebrune, ha rivelato che, da qualche tempo, soffriva di demenza senile.
di Sergio Lanfranchi