Il messaggio del Natale

Ritorna sempre più dolce, attuale e significativa la festività del Santo Natale che segna il Fatto centrale, lo spartiacque della Storia: prima e dopo di Cristo, poiché inizia la più grande Rivoluzione umana i cui effetti perdurano e perdureranno… vinceranno l’indifferenza, l’apatia, l’ignoranza, l’agnosticismo, la cecità, l’ostilità, poiché sono gli effetti e le conseguenze che scaturiscono dall’amore che è germogliato, in umiltà, nella Grotta di Betlemme, che ha assunto la forma umana, si è rivelato il vero uomo, il novello Adamo, nella pienezza della sua umanità, affinché l’uomo trovi in Lui, purché lo voglia, il proprio rinnovamento e la propria salvezza. Con la Nascita di Cristo, inizia – ho detto – la più grande Rivoluzione della Storia e l’instaurazione del Regno di Dio che non avrà mai fine, poiché basato su dei valori assoluti ed essenziali quali l’uguaglianza, l’umiltà, la fraternità. Inizia il vero Umanesimo. Si abusa oggi di questo termine e risulta asfittico, labile, fragile, poiché è divelto dal suo humus naturale, dalla concezione spiritualistica della vita.

Ogni Dottrina, per essere tale, deve toccare tre punti, tre valori: l’Uomo, la Terra e il Cielo, verso il quale dovrebbe essere puntato lo sguardo dell’uomo. Oggi, l’uomo è inteso come “cosa tra cose”, è un ingranaggio anonimo del sistema, è inscritto nel ritmo vorticoso della produzione e del consumo, la terra è invivibile, è diventata inospitale, poiché sono stati rotti gli equilibri fisici-ambientali (si parla tanto di ecologia e d’inquinamento…), il Cielo poi, è tra le cose che progresso, civiltà, sviluppo ci hanno tolto. Non soltanto il Cielo, quello con la maiuscola come metafora, simbolo della Vita Eterna, del Paradiso di cui non ci si preoccupa da tanti cosiddetti cattolici, ma il cielo fisico, la volta stellata che è nascosto dall’inquinamento atmosferico. Liberarsi del Cielo, liberarsi di Dio: è questo il crimine della odierna società. Togliendo Dio che è il Principio che muove l’agire umano come suo scopo e Fine, poiché l’uomo dovrebbe costruire Dio da cristiano, giorno per giorno, pietra su pietra, si toglie senso all’uomo e si ricade, come si è ricaduti, nel materialismo da cui dobbiamo liberarci.

Bisogna, allora, restituire alla Scuola, queste sono le vere riforme, è questa la “buona Scuola”, e alla società: l’Uomo, la Terra e il Cielo. Sono passati tanti secoli, tante dottrine ed ideologie, tante rivoluzioni sono fallite: tutto è apparso e scomparso sulla scena di questo mondo… Al di sopra di tante aurore e di tanti tramonti, resta ammonitrice e dominatrice la Dottrina del Principe della Pace, del Maestro per antonomasia, la Dottrina di Gesù che non conosce tramonto, perché costruita con una pietra che nessun odio, nessuna guerra, nessuna persecuzione è riuscita mai a scalfire, perché è una Dottrina d’Amore, di Bontà e di Fraternità e, quindi, di vera Pace.

di Alfonso Saya