Nel 1856, John Gray, un giardiniere, si trasferì a Edimburgo con la sua famiglia e iniziò a lavorare come guardiano notturno. Durante i suoi giri di pattugliamento John portava con sé Bobby, il suo cane di razza skye terrier. Bobby e John erano inseparabili e divennero una presenza fissa per le vie della Città. Purtroppo, tutti quegli anni di guardia notturna sotto qualunque condizione atmosferica minarono il fisico di John, che contrasse la tubercolosi e morì nel 1858. Venne sepolto nel cimitero noto come Greyfriars Kirkyard, cioè camposanto dei francescani. Bobby, però, non ne volle sapere di separarsi dal suo padrone e si piazzò sulla sua tomba; a nulla valsero i tentativi del custode del cimitero di allontanare il cane: lui da lì non si muoveva.
Alla fine, l’amore di Bobby per il suo John commosse gli abitanti della zona, che gli costruirono una cuccia nei pressi della tomba dell’uomo. Visto, poi, che quando John era vivo andavano insieme a cena presso una locanda nei dintorni, Bobby trovò sempre presso questa locanda una scodella per lui. Le sue giornate si svolgevano, quindi, sulla tomba del suo padrone, da cui si allontanava solo per andare a mangiare. Dalla sua storia, è stato tratto il film Bobby, il cucciolo di Edimburgo.