Di recente, abbiamo intervistato l’autore del romanzo ‘I Figli di Nessuno’, Salvatore Curtò, e abbiamo trovato una persona piena di vita e voglia di fare. Sarà per quello che ci ha raccontato come è nato tutto e il modo in cui tutto è nato. Un incidente, una caduta dalle scale, un momento particolare con complicazioni agli occhi, tali da rimanere bendato per tre mesi. Si può immaginare, per un atleta come lui che pratica il tiro a volo, come può essersi sentito col rischio di vedere vanificate le sue ambizioni sportive per non parlare dell’attività lavorativa. Ma è proprio in quei tre mesi che Salvatore Curtò scrive il libro che gli regalerà il successo, ‘I Figli di Nessuno’, un libro scritto ‘al buio’ per due interventi agli occhi e per fortuna, poi, risolti con la guarigione. Passa quei mesi bendato a scrivere, scrivere e riesce così a comporre un romanzo storico, inserito tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio degli anni ‘90. “Via via scrivendo, il mio desiderio era quello di voler dare un’immagine diversa della Sicilia – ci dice Salvatore Curtò –, raccontando le storie di due generazioni prima della mia. Una storia di ragazzi che si realizzano partendo da zero, percorrendo un percorso pieno di difficoltà, di fame, di povertà, appesi a un filo sottilissimo in cui si può cadere nel malaffare, ma che, invece, riescono a tenersi nella legalità svolgendo qualsiasi lavoro, basta che sia onesto, con l’obiettivo di restare incensurati a differenza dei loro coetanei, i Corleonesi”.
Un gruppo eterogeneo di ragazzi, quelli di cui fa parte il protagonista del racconto Totò Messina, di cui due soltanto vanno al liceo, ma che poi, bene o male, tutti si sono realizzati nella vita. La storia anche di un ragazzo che prima fa il cameriere a Messina, poi il muratore e che, alla fine, diventa medico chirurgo emigrando a Milano, dove si imbatte dapprima con dei detestabili ‘raccomandati’, poi con la mafia sicula, nella persona del padre della sua fidanzata, e, successivamente, col figlio di un senatore che pretendeva di impadronirsi del posto di medico chirurgo che lui aveva per merito occupato. In tutte e tre le occasioni, si sente ripetere, sempre sbattuta in faccia, la frase che ricorre spesso nel racconto “si nuddu miscatu cu nnenti!”. Ma Totò Messina, pur attribuendogli l’autore, per non farlo sembrare perfetto, qualche peccato lo commette.. come quello di frequentare diverse donne anche sposate, si fa valere, si realizza e, alla fine, torna soddisfatto e incorrotto nella sua Città. Per il suo valore morale e sociale, il libro dovrebbe essere consigliato nelle scuole come manuale per ragazzi, per avere più fiducia in se stessi e farsi avanti con le proprie forze, ma nonostante gli incoraggiamenti, il libro non riesce a entrare nelle scuole perché vi è un vero e proprio ostracismo. Salvatore Curtò ci tiene a sottolineare che, nella vita, da parte dei ragazzi delle attuali generazioni e di tutti i figli di nessuno, ovvero da chi parte da zero e che non vuole essere fra i raccomandati, si dovrebbero seguire alcune regole preziose come credere sempre in se stessi, contare sulle proprie forze, portarsi avanti onestamente, credere nella propria terra!
E Salvatore Curtò crede in questo e, nel 2023, vede la luce (dopo i mesi di buio…): un anno pieno di successi sia sportivi, come il tiro a volo, che nella veste di scrittore e, fra non molto, film al cinema: una stagione di successi! Dopo tanta gente che nelle scuole o nelle istituzioni gli sbatteva la porta in faccia, chiedendo chi fosse o cosa volesse, è un susseguirsi di appuntamenti col suo libro: ben sessanta presentazioni dal 26 agosto 2022 al 25 agosto 2023. Porta nuova vita alle stesse, in quanto va in piazze, teatri, saloni di associazioni, inscenando uno spettacolo-monologo condotto personalmente con microfono e archetto in mezzo alla gente, e, nella seconda parte dello spettacolo, va a coinvolgere e rendere protagonisti i partecipanti facendosi raccontare le loro vicende di ‘figli di nessuno’. Riesce a portare, successivamente, la storia al teatro con lo spettacolo che porta il nome del libro ‘Figli di Nessuno’, organizzato a Canicattì da alcuni docenti di scuola media che mettono in scena i ragazzi delle scuole e i ragazzi del comprensorio.
La svolta si ha il 29 luglio con la Menzione Speciale al Premio Cinema, a Messina, per la sceneggiatura e, contemporaneamente, la certificazione per aver scritto un testo che si presta alla trasposizione in sceneggiatura cinematografica. Una certificazione che arriva anche da grandi attori e registi di fama nazionale che, ad agosto, gli mettono davanti la prospettiva che il libro possa diventare un film, per aver fatto qualcosa di davvero importante e, così, comincia lui stesso già dal trenta luglio a crederci, e Salvatore Curtò ci conferma, quindi, di essere interessato senz’altro all’aspetto letterario del libro, ma maggiormente all’aspetto sociale, e di voler realizzare un film dal suo libro, peraltro indicato positivamente per questo, per la sceneggiatura, anche dalla critica. 14 I premi di cui quattro di livello internazionale. Viene premiato da comunità, club service, associazioni culturali e di categoria.
Non abbandona, comunque, lo sport e così, nel frattempo, partecipa anche al Campionato del mondo di tiro a volo che si tiene a Messina classificandosi al 12° posto in quattro giorni di gare, rischiando di spareggiare per il bronzo, certificando così la ripresa totale. Riceve anche il titolo di campione regionale di elica terza categoria e seconda categoria. E, ancora, il 6 agosto disputa la finale di fossa olimpica, ovvero il tiro al piattello a Siracusa arrivando secondo con la medaglia di argento. Conquista la medaglia di bronzo, per i risultati ottenuti nell’anno, al campionato regionale di tiro al piattello e conquista anche il pass per la finale del campionato italiano a Brindisi a settembre. Il 13 agosto chiude la stagione sportiva importantissima andando a conquistare l’argento in un’altra disciplina olimpica a squadre nella fossa universale. In un anno, conquista un totale di 10 medaglie tra regionali e nazionali in tre discipline diverse, cosa mai accaduta prima. I primi di settembre disputerà la finale del campionato italiano arrivando sesto assoluto facendo parte del sestetto che si contende il tricolore con una brillante prestazione, sfiorando il passaggio alla promozione nella seconda categoria.
Ma tornando al film, il 30 settembre era il termine ultimo per la consegna della sceneggiatura. Sceneggiatura e proprietà sono assegnate all’autore del libro che, così, sarà lo sceneggiatore nella fiction ‘I Figli di Nessuno’. 6 Puntate che verranno girate tra Messina, Siracusa, Agrigento e altre sedi ancora non certe al momento. Ad ottobre, assieme al regista, farà casting arrivando così alla fine di ottobre ad avere 10 attori famosi e altri attori che, quindi, daranno vita alla fiction. A novembre, si terrà la conferenza stampa a Siracusa dove verranno presentati alcuni dei nomi degli attori importanti presenti nella fiction e inizierà, successivamente, il casting per le figure minori. Primi tre casting a Messina, Siracusa e Agrigento. Alla vigilia delle vacanze di Natale, vi sarà, a Messina, una conferenza stampa di presentazione con tutti gli attori che faranno parte della fiction e il testimonial attualmente segreto. Il regista sarà Claudio Bellezza e, con grande merito, la sceneggiatura sarà dello scrittore e autore del libro, Salvatore Curtò.
di Antonio Morreale