In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, martedì 27 novembre, presso il complesso di polizia Calipari, si è ricordata la giovane tunisina, moglie e mamma, assassinata dal marito a soli 34 anni. Alex Caminiti, in questa importante occasione, ha voluto, non a caso, omaggiare le forze di Polizia con una sua Opera appartenente alla collezione “Biancaneve non deve morire”. Un altro spunto di riflessione in chiara area Pop. Asimmetrica e di forma trapezoidale, la tela è realizzata in tecnica mista con un eloquente fondo rosso sangue. Sangue che imbratta le mani di ogni uomo perso tra le sue paure, sangue versato nel mare delle ingiustizie, sangue dall’odore acre, quello del sopruso. La forma profilata del volto di Biancaneve posto al centro è di un color viola tenue a indicare una natura sottile, certamente, più confacente a percorsi verticali, molto distanti dall’inferno delle incertezze del “Maschio Orribilis”. Lungo le diagonali e non solo, in rosso e in nero, il Pipistrello di Batman; ecco la Pop-Provocazione!
È irreale pensare che possano arrivare davvero Super Eroi mascherati con mezzi avveniristici per salvare Donne indifese. Niente mantelli neri, niente eroi di fantasia questo è un lavoro da esseri umani, da Uomini non da maschi! È un lavoro che tocca anche ad altre Donne, come quelle intervistate alla Caserma Calipari, forti e commosse al tempo stesso, Donne con la Divisa tenuta in piedi da un cuore infrangibile. Sono Loro, ancora Loro la vera ed unica effige dell’eroismo. Caminiti, ancora una volta, richiama immagini suggestive e fantasiose come quelle della Marvel per ricondurci in un viaggio a ritroso dentro la nostra umanità. Giù in fondo, sempre più in fondo dove è riposto e molto ben nascosto il Ritegno!